Watson è nato così, con l’ipoplasia radiale: una malformazione congenita che ha causato la torsione verso l’interno di entrambe le zampe anteriori. Un problema che gli impediva di camminare e muoversi come un qualsiasi altro gatto. Ma ora, grazie alla sua amica umana, ha una nuova prospettiva di vita.
Melanie Musnak si è perdutamente innamorata di lui. Sapeva dal primo giorno che sarebbe stato un gatto con delle esigenze speciali. Ma non si è voluta arrendere al problema e si è adoperata per trovare una soluzione.
«Non importa quanti cuscini e coperte c’erano in ogni angolo della casa per proteggerlo, ma lui inevitabilmente cadeva o inciampava, rischiando di farsi seriamente del male. Nonostante le protezioni, ha anche tentato di salire e scendere le scale. Ed è rotolato giù».
Tenere e proteggere Watson diventava difficile ogni giorno di più. E come se non bastasse, la posizione innaturale e traballante che aveva assunto iniziava a provocargli dolore e disagio. Ma a dargli sollievo e speranza sono ora delle speciali protesi, realizzare appositamente per lui dall’Animal Orthocar di Sterling, negli Stati Uniti.
I tecnici hanno fatto gli stampi delle sue zampe e creato delle protesi su misura che gli permettono di stare tranquillamente a quattro zampe. «Anche con questo supporto Watson non sarà in grado di correre e saltare come un gatto normale. Ma sicuramente sono un grande sollievo per lui e per i suoi movimento».
Ad aiutarlo nella riabilitazione è ora la dottoressa Christina Cole, che gli sta insegnando a muoversi con le protesi, regalandogli giorno dopo giorno più autonomia e una vita migliore.
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