Booboo è tornato a casa, dopo 4.300 chilometri e quattro anni di assenza. E’ un mistero come questo gatto soriano scomparso nel 2013 in California sia riuscito a sconfinare in Canada per poi essere ritrovato a metà marzo a Guelph, in Ontario.
Un viaggio incredibile, che ha lasciato tutti a bocca aperta, con un bellissimo lieto fine. Booboo, infatti, è finalmente tornato a casa il 31 marzo dalla sua famiglia, rintracciata grazie alle informazioni contenute nel suo microchip.
Gli Aleman lo avevano capito da subito che si trattava di un micio molto avventuroso. Gli piaceva uscire di casa, trovare ogni modo per evadere, per poi fare sempre ritorno per le razioni giornaliere di pappa e coccole. E quando un giorno, quattro anni fa, non ha fatto più rientro, la sua miglior amica umana Ashley non si è data per vinta: lo ha cercato per mesi, convinta che non fosse morto, solo impegnato in qualche avvenuta. E così è stato.
A metà marzo la famiglia ha ricevuto una chiamata da un ricovero per animali, la Guelph Humane Society: sono scoppiati dalla felicità, ma quando hanno chiesto dove andare a riprenderlo, non potevano credere alle loro orecchie. Booboo non era più in California ma in Canada, a oltre quattromila chilometri di distanza da casa.
Nonostante la lunga assenza, il gatto era in condizioni impeccabili. Il che ha portato il personale del rifugio a credere che qualcuno si fosse preso cura di lui e della sua alimentazione. Ma come sia arrivato laggiù, rimane un mistero.
Nessuno degli Aleman aveva un passaporto valido per il Canada. Allora uno dei responsabili del centro ha preso un aereo per Buffalo, nello stato di New York, dove si è incontrato con la madre di Ashley, Olga, per restituirgli Booboo direttamente in aeroporto.
Il micio ha dovuto prendere due aerei per tornare a casa, in California. E ora la famiglia non vede l’ora di recuperare il tempo perduto e ascoltare dal miagolio di Booboo tutta la sua fantastica avventura.
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