Ha 56.823 sostenitori su Facebook, un canale YouTube, un raduno a suo nome e ora è anche un progetto scolastico. È Beagle George, un cane così popolare che sul web si è potuto autoproclamare «personaggio pubblico»: una star. Ma il suo compito è lo stesso dal primo giorno: «Organizzare sogni e regalare un sorriso a chi legge». George, 9 anni, abita a Dogliani, Langa cuneese, con la sua padrona – in rete la «segretaria» – e il «maggiordomo» – il marito di lei. Con la fidanzata Margot, beagle come lui, è finita, «ma siamo rimasti in ottimi rapporti» ha scritto.  

La carriera da internauta di George iniziò da cucciolo su lazampa.it, il canale de La Stampa dedicato agli animali. Poi il passaggio sui social. Il merito del successo, oltre alle belle foto mentre mangia, gioca, dorme, incontra altri animali o è in vacanza, sono gli aforismi che posta e le citazioni di Papa Francesco e Madre Teresa, ma anche di Coelho, Pessoa e altri. Un esempio? «Quando si chiude una porta, si può aprire di nuovo, perché di solito è così che fanno le porte» (Einstein). Un modo simpatico, colto e non lezioso per salutare i tanti seguaci in rete, che lui chiama amici («Che bello amici, oggi ho fatto una passeggiata») e ai quali distribuisce «azzampi», gli abbracci canini. Ha fan da tutto il mondo: uomini e donne; avvocati e casalinghe; giovani e non. Dona buonumore anche a chi è meno fortunato, come un’amica che gli ha scritto: «Non posso camminare, ma grazie a te è un po’ come se ci riuscissi». 

La «mente» è Betty Vassallo, fotografa, insegnante di potenziamento a Lequio Berria e Borgomale dell’istituto comprensivo di Bossolasco-Murazzano, padrona di George. La scuola ha avviato un progetto per favorire la conoscenza diretta di un animale domestico, con protagonista il beagle. Quindi Betty porta George in aula. Con altre maestre spiega ai bambini come convivere con un cane, all’insegna del rispetto reciproco. «Agli inizi sul web era uno scambio di informazioni con altri proprietari di cani – racconta Betty Vassallo -. Poi un amico di Roma, che non ho mai incontrato, ma ringrazierò sempre, ha scritto rivolgendosi a George. Il dialogo è diventato più ironico e anche colto, come sul profilo». Sul canale YouTube lo si può vedere esibirsi nel «concerto per cane e campane», mentre su un altro profilo Facebook collegato al principale, «Le stelline George», consiglia i locali pubblici dove c’è un occhio di riguardo per i quattrozampe. Lo scorso anno, all’outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria), è stato organizzato un affollato raduno di beagle che porta il suo nome, «Qui la zampa George». Domenica 12 giugno l’evento sarà ripetuto, sempre a Serravalle, e aperto a cani di altre razze. 

George è così famoso da essere riconosciuto per strada. In Umbria una ragazza non poteva credere che fosse davvero il «beagle di Facebook». «Qualcuno ha scritto sul profilo che la filosofia di George dovrebbe essere insegnata a scuola: ora un po’ è così – dice Betty Vassallo -. Lui mangia, dorme, passeggia, sta con chi gli vuole bene: cose importanti anche per gli umani». «Non lo tratto né lo espongo come un pupazzo – conclude -. Non voglio trasformarlo in brand commerciale o dimenticarmi di persone e animali maltrattati. Ma solo, tramite lui, regalare un po’ di gioia». Per 56.823 fan, Betty e George ci sono di sicuro riusciti. 

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