di PAOLA TESIO
GIAVENO – In merito all’episodio di aggressione abbiamo chiesto ad un veterinario locale, esperto comportamentalista, alcune delucidazioni: “Sicuramente il cane coinvolto nell’episodio va definito ad aggressività non controllata. Può essere un’aggressione determinata da protezione o da irritazione a da altre prerogative sociali e andrebbe comunque indagata“.
Al di là dell’episodio specifico chiediamo quale deve essere l’approccio corretto con un cane che non si conosce: “Non ci si avvicina e soprattutto vi è stata la mancanza da parte del proprietario delle più comuni regole. Chiaramente l’approccio è stato sbagliato perché con un cane che non si conosce non ci si avvicina o perlomeno non frontalmente soprattutto quando è legato e di conseguenza non ha la possibilità di allontanarsi come avrebbe potuto fare in libertà“.
Sull’abitudine di lasciare il cane legato al palo: “Se non è possibile portarlo con sé in certi supermercati ci sono i ganci dove poterli assicurare nell’attesa. Devono però essere cani assolutamente educati, socializzati. Nello specifico caso il cane avrebbe dovuto avere la museruola“.
L’approccio che terrà l’Asl nei confronti del cane, come da prassi, sarà la visita di valutazione sanitaria e comportamentale e verranno date tutte le prescrizioni previste dalle varie ordinanze, al fine di verificare la pericolosità o meno del cane. Saranno forniti inoltre i consigli dal punto di vista sociale ed educativo.
La prudenza e la conoscenza delle regole nell’approccio con i cani consente indubbiamente di evitare esperienze negative. Anche se si è abituati a vivere con i nostri amici a quattro zampe e si vorrebbe manifestare loro affetto, talvolta i gesti umani possono cerare delle reazioni inaspettate, ma istintive negli animali che possono anche reagire in modo aggressivo semplicemente perché interpretano l’avvicinamento come un pericolo, o “invasione” del loro spazio.
Il morso si manifesta soprattutto quando il cane, non essendo in natura e percependo un segnale di pericolo, non ha la possibilità di agire diversamente, (ad esempio allontanandosi) pur mettendo prima in atto altre forme comunicative di dissuasione oppure minaccia per evitare le situazioni stressanti. La difesa del territorio è una caratteristica del comportamento animale e quando si manifesta in maniera evidente anche fuori dal proprio contesto e viene definita aggressività territoriale.
Inoltre in questo caso, essendo stato l’animale legato, non ha potuto allontanarsi, adottando prima una strategia di fuga. Bisogna saper cogliere eventuali segni di aggressività, anche se di minore entità, e rivolgersi ad un veterinario comportamentista che può aiutare a comprendere al meglio persino i più lievi segnali di allarme ed aiutare ad interpretare in modo adeguato la comunicazione.