Si celebra oggi la Giornata nazionale del cane guida per ciechi, istituita nel 2006 dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici). «È un’importante occasione per portare all’attenzione di tutti il tema dell’accesso dei cani guida nei luoghi aperti al pubblico – spiega il presidente nazionale dell’Uici, Mario Barbuto – Ogni rifiuto di questa libertà costituisce una violazione dei nostri diritti umani basilari». Nonostante la legge indichi che «il cieco con il cane guida può entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico», oggi a molti cani guida non è permesso l’accesso in taxi, ristoranti o mezzi pubblici. «Un giorno sì e l’altro anche, ci vengono raccontati nuovi episodi di discriminazione, – continua Barbuto – una volta per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di lavoro, un’altra nei luoghi di culto, e così via. È così difficile capire che il cane guida deve poter accompagnare il disabile visivo ovunque vada?».
«Come Unione siamo impegnati a denunciare ogni discriminazione che viene perpetrata nei confronti di una persona cieca e del suo cane guida – dichiara Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione nazionale cani guida dell’Unione. Perciò chiediamo a tutti coloro che ricevono un rifiuto di contattarci. Esiste una legge, e vogliamo che venga rispettata sempre». Si è espresso in merito anche il presidente della sezione di Roma dell’Unione, Giuliano Frittelli: «Il cane guida, oltre ad essere un amico impagabile, è anche un ausilio insostituibile per la mobilità del non vedente. Purtroppo, a volte, questa realtà non è sufficientemente conosciuta e accolta, per questo riteniamo che questo momento di incontro possa essere l’occasione per sensibilizzare la città».
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