Venerdì, 28 Ottobre 2016 13:28
Benessere animale, terapie e mangimi– Gli agricoltori e gli allevatori aderenti alla Carta “sono impegnati a dare piena applicazione alle normative vigenti, europee e italiane, nell’ambito del benessere animale, della limitazione dell’intervento farmacologico, dell’impiego di mangimi certificati, di un uso corretto dei coprodotti ed infine della corretta gestione dei reflui”.
Made in Italy riconoscibile- La Carta considera “essenziale che venga diffuso e applicato in modo efficace l’obbligo di riconoscibilità dei componenti delle materie prime dei prodotti alimentari italiani, riconoscendo soprattutto il ruolo fondamentale del cittadino consumatore, che ha diritto ad avere una chiara, semplice, ma esauriente conoscenza di tutte le caratteristiche del prodotto che acquista”.
“Con la ‘Carta di Cremona’ – commenta il presidente di CremonaFiere Antonio Piva – si apre ufficialmente una nuova fase per l’agroalimentare del nostro Paese. Quei valori che si stanno sempre più sviluppando sia nell’opinione pubblica che negli addetti ai lavori oggi sono finalmente ‘nero su bianco’”. La Carta di Cremona riscuote il placet di Federconsumatori, Assica, Assosuini e Assalzoo.
La ‘Carta’ non poteva che essere sottoscritta alla Fiera del Bovino di Cremona, manifestazione ormai giunta alla sua 71° edizione ed estesa da diverse edizioni anche ai settori suinicolo e avicolo. Si tratta dell’evento internazionale più importante ed influente del settore zootecnico. A Cremona- capitale del più grande sistema agro-zootecnico europeo- è riunita la Veterinaria degli Animali da Reddito (SIVAR) e della Medicina Pubblica (AIVEMP) con eventi di aggiornamento scientifico che anche quest’anno registrano il tutto esaurito e una crescente partecipazione di ‘nuove leve’ della professione veterinaria.
Cremona produce oltre 13 miliardi di euro nel settore agroindustriale (ovvero il 16% del totale nazionale) e che rappresenta la produzione del 44% del latte italiano e più dell’80% delle carni suine italiane. Un territorio ad alta vocazione zootecnica dove è altrettanto intensa l’attività veterinaria sia in ambito aziendale che di controllo ufficiale.