Molti non vedenti ormai riescono a essere relativamente indipendenti grazie ai cani guida. Ma che succede se la persona con l’handicap ha la fobia dei quattrozampe? È il problema che si è riscontrato con Mohammed Salim Patel, il 23 enne di Blackburn affetto dalla retinite pigmentosa, una patologia oculare degenerativa che distrugge le cellule nel tessuto nella parte posteriore dell’occhio.  

Così il giovane uomo è diventato il primo uomo inglese a vedersi assegnare Digby, un cavallino di otto mesi di nome Digby. «Ho sempre amato i cavalli ed è bello sapere che possono portare benefici alle persone non vedenti – racconta Patel a un giornale locale -. Serviranno un paio di anni di formazione prima che venga a vivere con me. Quando capiterà penso che dovrò darmi un’ora in più per le mie attività quotidiane perché tutti vorranno vederlo e toccarlo»: 

Digby vive a Northallerton, nel North Yorkshire, con l’istruttrice Katy Smith che porterà a termine il suo addestramento. Nei giorni scorsi ha fatto un giro in città per iniziare ad abituarsi. L’utilizzo dei cavallini può avere un vantaggio non da poco rispetto all’utilizzo di un cane: al di là del discorso della fobia. il cavallino che può arrivare anche fino a 50 anni di età può vivere molto più a lungo con la persona che deve assistere. 

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