Venerdì, 29 Luglio 2016 15:14
La sanità digitale, inclusa la sua componente veterinaria, fa parte dei processi di informatizzazione dettati dall’Agenda Digitale del Paese. Nascono di conseguenza precauzioni di sicurezza dei dati digitali gestiti, scambiati e archiviati in sanità pubblica.
“Per la protezione della rete ministeriale e dei dati gestiti sono state adottate diverse soluzioni” ha spiegato il Sottosegretario Vito De Filippo rispondendo ad una interrogazione della senatrice Nerina Dirindin, ma a livello decentrato le Regioni “decidono in modo autonomo” le policy e le soluzioni tecniche ICT (Information Communication Technology) “nei propri ambiti territoriali”. Ma, riconoscendo “l’estrema importanza in materia di protezione delle infrastrutture critiche e le conseguenze che un cyber attacco può determinare nel settore sanitario”, il Ministero della Salute si sta attivando per sensibilizzare le Regioni ” senza, però, poter entrare nel merito tecnico-decisionale”.
Tuttavia De Filippo ha ricordato che il Patto per la sanità digitale (oggetto di Intesa stipulata lo scorso 7 luglio) prevede sia una rilevazione dell’attuale stato di sicurezza delle ICT nelle strutture sanitarie, sia la definizione di strategie e linee guida da adottare per elevare gli attuali livelli di sicurezza informatica nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
Inoltre, il Servizio di polizia postale del Ministero dell’Interno è impegnato principalmente attraverso le attività del CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) – struttura normativamente individuata per la tutela e la protezione delle infrastrutture critiche nazionali – nel monitoraggio attivo della rete informatica, finalizzato alla individuazione di attacchi rivolti anche verso i sistemi delle aziende operanti nell’ambito della Sanità nazionale.
Le infrastrutture critiche – per definizione della Commissione Europea – consistono in infrastrutture materiali e di tecnologia dell’informazione, reti, servizi e beni il cui danneggiamento o distruzione avrebbe gravi ripercussioni sulla salute, la sicurezza e il benessere dei cittadini oppure sul valido funzionamento delle amministrazioni pubbliche degli Stati membri.