I gatti sono curiosi per natura, grandi esploratori e pronti a giocare con gli oggetti più improbabili.
Per certi versi, si comportano come i bambini quando, imparando, giocano sperimentando ed esercitando la loro intelligenza. I gatti sono in grado di divertirsi e sono maestri nello scoprire e raggiungere posti nuovi. Non succede di rado che questi felini riescano a superare in astuzia anche i propri padroni.
Per quanto riguarda l’intelligenza, il sito specializzato Cattime.com si è cimentato nell’impresa di classificare l’intelligenza felina, redigendo la graduatoria delle 9 razze di gatti più intelligenti del mondo, che troviamo riportata di seguito.
ABISSINO. Se il modo migliore per imparare è quello di giocare, questo gatto è tra i migliori studenti del mondo. Spesso chiamato affettuosamente Aby, è un grande saltatore e arrampicatore. È un gatto curioso che ama essere al centro dell’attenzione e ha sempre bisogno di un compagno di giochi. È tra le cinque razze più diffuse nel Nord America, mentre in Europa è meno diffuso.
TURCO VAN. Originario del lago Van, in Turchia, è famoso per la colorazione del suo mantello e per il suo leggendario amore per l’acqua. Abbastanza grande e goffo, urta qualche volta gli oggetti per il piacere di vedere cosa succede. È così intelligente da aprire il rubinetto dell’acqua per bere o giocare. Secondo una leggenda è il “gatto di Allah“.
SCOTTISH FOLD. Originario della Scozia, ha il manto solitamente grigio o nero e le orecchie piegate (fold in inglese). Per il suo carattere socievole e giocoso viene spesso consigliato per i bambini. Preferisce i giochi di abilità o i giochi a puzzle per mettere alla prova la sua intelligenza.
SIAMESE. È un gatto di origine asiatica, probabilmente del Siam (Thailandia), dal corpo elegante e longilineo e la particolare testa triangolare. Si annoia se il suo cervello non viene stimolato e, perciò, si dovrebbe sempre tenerlo occupato. Il siamese è considerato il più addestrabile e calmo tra tutti i gatti e non è difficile insegnargli a passeggiare al guinzaglio.
BURMESE. Il gatto burmese è al centro della leggenda che parla di questo gatto come il discendente diretto dei gatti sacri della Birmania dei monasteri buddhisti. Tende ad affezionarsi parecchio agli esseri umani e quindi è meglio non lasciarlo troppo solo. È una razza assai longeva, tanto che un gatto burmese dell’Australia ha vissuto 24 anni, stabilendo un record per la razza.
TONCHINESE. Meglio conosciuto come Siamese Dorato, è nato dall’accoppiamento tra il Siamese e il Burmese. È molto sociale e sempre felice di incontrare nuove persone e va d’accordo con qualsiasi tipo di compagno, che si tratti di un gatto di un’altra razza o anche un cane. Essendo molto intelligente, è importante tenerlo occupato per molto tempo.
BENGALA. È una razza ibrida, nata dall’incrocio tra un gatto domestico e un gatto leopardo. È molto ricercato per le sue sembianze da leopardo. Con la sua intelligenza e forte personalità non c’è da stupirsi che giochi con gli interruttori della luce o con altri dispositivi elettrici, provocando qualche problema.
CORNISH REX. È un gatto a pelo corto e riccio originario della Cornovaglia (Gran Bretagna). Non è soltanto intelligente ma è anche un ottimo saltatore, veloce e in grado di recuperare oggetti anche negli angoli più nascosti. È affettuoso e piuttosto amichevole, tutte qualità che lo rendono facile da addestrare.
SINGAPURA. È di origine asiatica ed è noto per essere la razza di gatto più piccola. I suoi progenitori sono i gatti randagi della città di Singapore e, geneticamente parlando, non è molto diverso dal burmese con cui condivide una spiccata intelligenza. Ha una forte personalità e la sua iperattività fa in modo che sia piuttosto difficile dimenticarsi della sua presenza.