Arriva la prova scientifica di quanto un proprietario di cani di razza Labrador sperimenta ogni giorno: la loro ostinata, onnipresente e “atavica” fame. Pare infatti che ricercatori dell’Università di Cambridge abbiano provato l’esistenza di una predisposizione genetica alla golosità senza limiti, come emerso da una conferenza al British Science Association Festival di Brighton.
Diversi gruppi di ricerca nel Regno Unito sono impegnati per migliorare la salute dei cani dato che, come anche in Italia, circa un quarto delle famiglie britanniche possiede un cane da compagnia e i Labrador risultano i più popolari. Tuttavia questa razza, tradizionalmente «avida» di fronte a croccantini o qualsiasi altro tipo di cibo, spesso soffre di problemi di salute legati proprio all’obesità. Nella ricerca sostenuta dal Dogs Trust, gli studiosi hanno analizzato il Dna dalla saliva di migliaia di Labrador in tutto il Regno Unito.
Hanno rilevato che gli esemplari particolarmente “affamati” sono quelli che possiedono una mutazione del gene responsabile dell’aumento dell’appetito. «Abbiamo scoperto che circa un quarto di questi quattrozampe hanno almeno una copia di questa mutazione nel gene», spiega Eleanor Raffan del Wellcome Trust-Mrc Institute of Metabolic Science, che ha partecipato all’indagine. «Speriamo in questo modo di allontanare l’idea che la responsabilità sia dei proprietari, che devono però stare particolarmente attenti ad alimentare correttamente il loro animale».
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