“E’ un sogno che si avvera! Gatti e alcol nello stesso posto!”. A parlare è Bethan Ingram, 24 anni, che ha percorso circa 100 chilometri dal sud del Galles a Bristol per bere una birra al Bag of Nails, l’ultimo dei gatto-pub aperti nella patria dei gatto-pub, che ospita 15 felini e svariate qualità di birra alla spina.
In realtà, secondo il proprietario Luke Daniels, il Bag of Nails non è neanche un “cat pub” come lo ha definito la stampa internazionale, “è semplicemente un pub in cui è capitato che ci fossero 15 gatti”. Ma non solo. “Tanti pub sono noiosi e sembrano tutti uguali – ha detto Luke – io invece ho voluto renderlo simile a me e l’ho riempito di giocattoli, di musica, di persone e di gatti!”.
@StylistMagazine not the only pub cat- Meet Margot (named after the indomitable @penekeith1 character ) #pubcat pic.twitter.com/uxwhJ1VfQW
— The Railway (@RingwoodRailway) 13 Novembre 2015
Prima erano 24, “mi ero fatto prendere un po’ la mano” spiega Luke, che quindi ha dovuto affidarne qualcuno ad amici e parenti per arrivare al più ragionevole numero di 15, tra cui ci sono Salvador, Absinthe, Pompidou, Caligula, tutti discendenti del gatto Malcolm e dalla gatta Beresford. Sono loro che hanno portato tanti nuovi visitatori al pub di Bristol, e tra questi anche gli ispettori della RSPCA, Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, intervenuta per assicurarsi del benessere di questi poveri gatti circondati da alcolizzati.
Un portavoce ha spiegato che “Ad alcuni gatti non piace essere accarezzati da sconosciuti e in generale non raccomandiamo di tenere così tanti gatti in un posto chiuso”. Ma la preoccupazione più grande della RSPCA è l’alcol che circola nel pub. “Chiediamo ai bevitori di non dividere il loro drink con i gatti, perché per loro l’alcol è come un veleno che può fargli molto male”.
Luke li ha già rassicurati, “Non berrebbero mai alcol, al massimo lo annusano”. Ma soprattutto “questi gatti non vengono trattati come accessori di un cat café, ma vengono considerate persone, libere di entrare e uscire dal pub a loro piacimento”.
I don’t think Sally has seen me.. Let’s see how much food I can pilfer… @TheGreatExhibit #pubcat pic.twitter.com/yGzeF177bt
— Simcoe (@PubCatSimcoe) 4 Novembre 2015
Meet this friendly Pubcat at Café de Oude Wester, Rozengracht, Amsterdam pic.twitter.com/hBeYnpyoPU
— Pubcats.com (@pubcats) 17 Novembre 2015
Per trovare un gatto-pub in cui andare a bere e a farsi fare le fusa c’è persino una mappa, pubcat.com appunto. La più alta concentrazione è, come dicevamo, nel Regno Unito che ha una lunga tradizione di caffé e pub in cui i gatti sono benvenuti. In Italia, invece, i gatto-bar stanno solo ora iniziando a prendere piede. La famosa mappa di cui sopra ne segnala solo uno a Pertosa (Salerno), ma ad ottobre ha inaugurato anche il Crazy Cat Cafè di Milano, in zona centrale, dove ad accogliervi a quattro zampe ci saranno Patti, Freddie, Blondie, Nina, Elvis e Bowie. E ricordate: non offritegli da bere, neanche un cappuccino.
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