Il San Bernardo simbolo della Svizzera sarà protagonista domenica di una giornata aperta a Cardada-Cimetta. Abbiamo incontrato Magnum
sabato 29/07/17 07:39 – ultimo aggiornamento: sabato 29/07/17 08:37
Camminare insieme a un cane San Bernardo attira le attenzioni. C’è chi sorride, chi chiede di poterlo accarezzare, chi vuole fare una foto, chi conosce la sua storia a memoria, chi vorrebbe averne uno ma… lavora troppo o non ha spazio.
Simbolo della Svizzera e delle sue montagne, la storia di questa razza canina è legata indissolubilmente al Santo San Bernardo di Aosta, all’omonimo ospizio e a Barry I, molosso coraggioso che a inizio ‘800 salvò 40 persone in difficoltà sul passo del… Gran San Bernardo. Viene calcolato che in tutta la Svizzera vivono circa un migliaio di questi cani, una decina nella Svizzera italiana e diversi altri in lontani luoghi del mondo, tra cui il Sudafrica. Magnum che abbiamo incontrato a Cardada in compagnia del direttore della Fondazione Barry di Martigny Claudio Rossetti, inseparabili amici, è uno splendido rappresentate di questa razza: a pelo corto e diretto discendente proprio di Barry I, nel suo “curriculum vitae” (ed ha solo due anni e mezzo!) vanta di essere stato il primo San Bernardo ad aver incontrato il Papa.
Il San Bernardo conosciuto per la sua forza e il suo coraggio, è un animale estremamente socievole e sensibile. Se per secoli si è occupato di salvare vite umane, ora si occupa pure delle “anime”. Sempre più spesso viene infatti impegnato con gli anziani, con persone affette da handicap e per alleviare le sofferenze degli uomini. Una cane grande, con un cuore grande, insomma.
Sarà anche per questo che oltre 100 persone si sono iscritte alla giornata dedicata a questo cane e alla sua conoscenza organizzata domenica a Cimetta e Cardada… guardate il nostro video per arrivare preparati oppure per conoscere meglio Magnum.
Alessandra Spataro