PAVIA. In Comune lo chiamano tutti, affettuosamente, “Beppe”. È un cagnolino di un anno che l’assessore all’Urbanistica e all’ecologia, Angelo Gualdandi, ha adottato al canile di Pavia, ridandogli serenità dopo che in passato, probabilmente, era stato picchiato. L’assessore è solito circolare per il Mezzabarba con il piccolo amico che gli trotterella accanto, ma il meticcio è entrato a fare parte, suo malgrado, di una disputa politica. È successo tutto in commissione territorio.«Io partecipavo per illustrare ai consiglieri il nuovo regolamento energetico ambientale. – dice Gualandi – Quando è arrivato il consigliere Rodolfo Faldini, Beppe, che era libero, è andato ad annusargli i pantaloni. Il consigliere si è indispettito e ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Antonio Sacchi, se fosse lecito portare animali in un “concesso” come la commissione consigliare territorio.Preciso che Beppe è un cagnolino che pesa sette chili ed è molto timoroso. Sul momento ci sono rimasto un po’ male. Poi ci ho riflettuto e mi è venuto in mente che era stato proprio Alessandro Cattaneo (sindaco nella cui giunta Faldini era assessore, ndr) a emanare un’ordinanza che consente agli animali da compagnia di accedere ai luoghi pubblici».L’ordinanza, in effetti, dice che «agli animali da compagnia accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutti i luoghi pubblici», anche se aggiunge l’obbligo di utilizzare il guinzaglio «di misura non superiore a 1,50 metri».Rodolfo Faldini, che non accetta di passare per un censore dei quadrupedi da compagnia, ribatte: «Io non ho nulla contro i cani. Mi chiedo soltanto se la loro presenza sia opportuna in una sede istituzionale. Se tutti portassimo il nostro animale da compagnia, che so io, in Consiglio comunale, cosa ne verrebbe fuori? Non mi pare che al Senato o alla Camera si vedano circolare cani o gatti».Il sindaco, Massimo Depaoli, cerca di alleggerire la questione: «È stata una situazione contingente, solo un episodio. Non gli darei tutto questo peso». E la sua vice, Angela Gregorini, aggiunge: «Se c’è un’ordinanza che consente l’accesso degli animali da compagnia, è legittimo che ciò accada. Poi non entro nel caso specifico perchè non ero presente».La parola, quindi, passa naturalmente a Sergio Maggi, consigliere comunale del Pd, e grande appassionato di cani, al quale il sindaco Depaoli a inizio mandato affidò una delega alla tutela degli animali. «In effetti – dice Maggi – rammento bene quell’ordinanza dell’allora sindaco Cattaneo. Non ero in commissione e non so se Beppe abbia infastidito Faldini, anche se conoscendolo come un animalemolto timoroso, non credo abbia fatto chissà che cosa. Poi si è trattato di un episodio, non credo che tutti portino il cane in commissione. E poi Michela Vittoria Brambilla (ex ministro in un governo Berlusconi ndr), non ha portato il suo cane alla Camera dei deputati?».
