Bologna, 11 aprile 2018 – Un componente della Polizia municipale di Bologna va in pensione dopo lunghi anni di servizio e i Consiglieri comunali decidono di fare una colletta per regalargli un riconoscimento, con tanto di cerimonia a Palazzo D’Accursio. Piccolo particolare: a ricevere la speciale onorificenza sarà il cane Vasco, che lascia l’unità cinofila del reparto Sicurezza dei vigili urbani.
La proposta della colletta da parte dei consigliere è stata avanzata da Marco Lisei (Fi) nella conferenza dei capigruppo: l’idea è di acquistare un collare con una targhetta del Comune. L’iniziativa ha trovato consenso nella capigruppo e anche da parte dell’assessore alla Polizia municipale, Alberto Aitini, che ha riferito come un’ipotesi simile fosse già allo studio insieme al comandante Romano Mignani. Ma a questo punto non ci sarà bisogno di ricorrere alle casse di Palazzo D’Accursio, visto che saranno i consiglieri a farsi carico della spesa.
Lisei, che pensa anche ad una piccola cerimonia per consegnare il collare, magari in Sala rossa, è soddisfatto e dichiara: “Sono contento, è sia un bel segnale nei confronti del corpo della Polizia municipale che una dimostrazione di sensibilità verso il mondo animale a quattro zampe, che in tutti questi anni ci ha aiutato e continua ad aiutarci in situazioni pericolose che si verificano in città”.
Il pensionamento di Vasco è stato annunciato dal Comune e dalla Municipale sui canali social. “Dopo dieci anni di onorata carriera”, scrive l’amministrazione, Vasco “va in pensione. Da oggi, si dedicherà al suo padrone”.
Vasco fa parte “dei magnifici cinque cani in forza al nucleo dei cinofili della Polizia municipale, una piccola ma determinante unità che fa parte del reparto Sicurezza”, ricorda l’amministrazione. “A tenere il guinzaglio dei cinque cani ci sono sei vigili, quattro uomini e due donne, che hanno scelto di lavorare 24 ore al giorno – spiega Palazzo D’Accursio – e più che un mestiere svolgono una missione: il vigile cinofilo infatti ha l’onere e l’onore di accudire, addestrare, nutrire e curare il suo cane giorno e notte tenendolo con lui a casa per sempre, anche da pensionato”.
Gli altri quattro cani si chiamano Anubi, Axel, Grey e Apache: visto il necessario avvicendamento all’interno del nucleo tocca a quest’ultimo, che ha meno di quattro anni, fare da trait d’union tra la vecchia e la nuova generazione di agenti a quattro zampe. “Sono infallibili nel trovare droga”, sottolineava l’amministrazione in un comunicato diffuso nei mesi scorsi: “Solo nel 2017 il fiuto dei cinque quadrupedi ha permesso alla Polizia municipale di rinvenire, soprattutto all’interno del parco della Montagnola e in Bolognina”, più di otto chili di sostanze “tra hashish, marijuana e cocaina, nel corso di un centinaio di interventi”. E per gli spacciatori non è facile tentare di sfuggire all’olfatto dei cani: “Tra gli ultimi rinvenimenti i magnifici cinque hanno scovato anche involucri di marijuana all’acqua di colonia. Il profumo non li ha per nulla sviati”, ha spiegato il Comune.
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