Grazie all’analisi di nuovi fossili, un team di paleontologi italo-francese coordinato da studiosi del Museo di Storia Naturale di Milano è riuscito a classificare con precisione il Razanandrongobe sakalavae sakalavae (o più semplicemente Razana), una sorta di coccodrillo gigantesco del Giurassico medio che fino ad oggi era considerato un vero e proprio enigma dai ricercatori. Scoperto nel 2006 dopo il ritrovamento di alcuni reperti, il rettile non poteva essere classificato con accuratezza poiché il materiale a disposizione era scarso; recentemente, tuttavia, si sono aggiunti ai frammenti custoditi a Milano parti fondamentali del cranio provenienti da una collezione privata, e i paleontologi hanno finalmente potuto dare una collocazione all’animale vissuto 170 milioni di anni fa.
Il Razana apparteneva al gruppo dei notosuchi, animali terrestri imparentati coi coccodrilli ma con diverse caratteristiche distintive. Il rettile analizzato dai ricercatori italiani, oltre ad essere lungo sette metri (uno in più rispetto al più grande coccodrillo attualmente vivente, quello marino), non possedeva infatti il cranio tipicamente appiattito di questi animali, inoltre si manteneva sollevato sulle possenti zampe, raggiungendo un’altezza paragonabile a quella di un essere umano. A rendere ancor più ‘mostruoso’ l’aspetto di questo predatore erano i suoi denti, seghettati come quelli del Tyrannosaurus rex ma persino più grandi, dato che potevano raggiungere i 15 centimetri di lunghezza.
Una bocca del genere, suggeriscono i ricercatori coordinati dal dottor Cristiano Dal Sasso, permetteva al Razana di nutrirsi di ossa e tendini, e tra le sue prede potevano esserci anche gli pterosauri (rettili volanti come lo pterodattilo), dinosauri sauropodi e piccoli mammiferi. Tutte le informazioni indicano che il coccodrillo gigantesco, il cui nome in lingua malgascia significa “antenato del grande sauro dei Sakalava”, dall’etnia che vive nel luogo in cui sono stati recuperati i fossili, fosse un vero e proprio predatore alfa, veloce, letale e in grado di competere con i dinosauri teropodi, il gruppo a cui appartiene anche il T.rex (sebbene quest’ultimo sia vissuto nel Cretaceo superiore e non nel Giurassico). Tutti i dettagli sul Razana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Peerj.
[Immagini di Museo di Storia Naturale di Milano]