I padroni di gatti lo sanno bene: ogni piccolo felino domestico ha la propria personalità. Ma se questa fosse dettata, in parte, anche dal colore del mantello e dalla percezione che i padroni hanno di questo?
Una ricerca condotta dall’università californiana di Berkeley ha messo i relazione i colori del mantello dei gatti con quello che i padroni di mici credono.
Ne è emerso, così, che i più gettonati sono i gattini rossi, poiché visti come amichevoli ed affettuosi. Quelli con mantello red tabby, invece, sono considerati irruenti e difficili da gestire.
Invece, i gatti bianchi sono percepiti come distanti e poco affettuosi. Percezione, questa, dovuta forse al fatto che i gatti con mantello bianco e con occhi eterocromi sono sordi.
I mici neri – e questo è purtroppo noto – sono considerati poco socievoli e portatori di sventure e quindi in fondo alla lista dei gatti più richiesti dalle famiglie adottive.
La finalità dello studio
Condotto su 189 proprietari di gatti, lo studio puntava a cogliere la percezione che le persone hanno riguardo ai gatti e alla loro disponibilità o meno di accoglierne uno in famiglia. “Se si crede che gatti di un certo colore siano più amichevoli di altri questo si ripercuote seriamente sul tasso di abbandono e adozione – ha spiegato Mikel Delgado, psicologo che ha condotto lo studio –. I dati, infatti, indicano che i mici tabby vengono lasciati nei gattili più di frequente perché, secondo i proprietari, sono troppo vivaci. In passato era già stata teorizzata una cosiddetta “sindrome da gatto nero”, secondo cui i gatti con mantelli neri e marroni sono meno soliti essere adottati e sono, inoltre, tra i più abbandonati. Ci auguriamo che questo studio possa essere un punto di partenza per capire se, davvero, esiste una relazione tra il colore del gatto e le sue caratteristiche caratteriali”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La riproduzione è consentita esclusivamente con la seguente citazione: Fonte www.rivistanatura.com