Martedì, 27 Ottobre 2015 13:14
“Sono stata bloccata la prima volta, ma torno a proporvi la fine del test a numero chiuso per l’accesso al primo anno nelle facoltà di Medicina”. Il Ministro dell’Università Stefania Giannini, a Udine per un incontro organizzato dal PD sulla formazione e la ricerca, ha rispolverato la proposta- bocciata l’anno scorso dai Rettori, di abolire l’attuale prova di selezione ai corsi di laurea a numero programato. Secondo il Ministro “la prova a crocette non seleziona i migliori medici del futuro. Penso invece a un giudizio efficace, veritiero, che, tuttavia, non porti orde di ragazzi a sovraffollare le aule di Anatomia. Spero che questa volta la Conferenza dei rettori ribadisca di giorno quello che dice la notte”.
La proposta del Ministro Giannini è sempre il modello francese: accesso libero ed esame selettivo al termine del primo anno. Un modello che piace alle rappresentanze studentesche ma non ai Rettori e nemmeno al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il modello francese non mette in discussione il numero programmato, ma spalma la selezione lungo un primo anno di studi con i quali misurare attitudine e scelta professionale.
Secondo le anticipazioni del Corriere della Sera- vi sarebbero novità anche sulle borse di studio: “Vorrei togliere alle Regioni il finanziamento delle borse di studio per gli studenti – ha detto Giannini a Udine- e affidare questa responsabilità direttamente alle università. Oggi un quarto degli aventi diritto non riceve l’assegno da 5.000 euro, e alcune Regioni sono quasi totalmente inadempienti”.
