A un mese dal tragico sisma che ha fatto tremare Umbria, Marche e Lazio, colpendo duramente le province di Rieti e Ascoli, la LAV stila un primo bilancio delle azioni in soccorso degli animali e annuncia un progetto a medio termine per la cura degli animali presenti sui luoghi colpiti dal sisma, che prevederà interventi di sterilizzazione dei quattro zampe, consigliati anche ai fini della prevenzione del randagismo e per tenerne sotto controllo l’incremento demografico.
“Tra le storie a lieto fine, quella del gatto Scugnizzo che abbiamo soccorso nei primi giorni dell’emergenza e trasferito in una clinica veterinaria, e che finalmente nelle ultime ore ha potuto ricongiungersi alla sua famiglia, grazie ai tanti appelli diffusi dalla nostra associazione e dai cittadini che ci hanno sostenuto in queste settimane – racconta la LAV, che aggiunge – Scugnizzo è solo uno dei tanti animali che abbiamo soccorso e la sua storia, a un mese esatto dal terremoto, è per noi motivo di speranza e simbolo di un auspicato ritorno alla normalità, purtroppo ancora lontano, per il quale non ci stancheremo di lavorare.”
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La LAV da settimane continua a prestare assistenza agli animali e alle famiglie, grazie alla propria squadra di professionisti e volontari, con l’ausilio e a supporto del Corpo Forestale dello Stato (autorità di polizia nazionale per l’ambiente e gli animali) e grazie ai tanti cittadini che hanno risposto con generosità all’emergenza.
In questi primi 30 giorni, abbiamo raccolto più di 100 segnalazioni dispiegando, già nella prima settimana post-sisma, 2 squadre di intervento dotate di 2 automezzi, di cui uno abilitato al trasporto animali. Allo stato attuale, l’Associazione offre la disponibilità di 7 medici veterinari, 5 educatori cinofili, 4 esperti in interazione ed eventuale cattura di gatti, 7 strutture presso le quali accogliere cani e gatti senza famiglia, 7 cliniche veterinarie.
Sono circa un centinaio gli interventi sul campo finora effettuati, grazie alla preziosa disponibilità di volontari e professionisti, e tanti i contatti con le Istituzioni, per portare gli aiuti necessari e le competenze tecniche al servizio delle famiglie, dei singoli e dei loro animali feriti o affamati, persi, non ricongiunti, vaganti e randagi, ma anche per agevolare la convivenza.
Si tratta di un’intensa attività che continua a essere svolta con l’ausilio e a supporto del Corpo Forestale dello Stato e in costante contatto con le Istituzioni, anche grazie alla partecipazione della LAV al tavolo di coordinamento emergenza terremoto presso il DICOMAC (Direzione di Comando e Controllo della Protezione Civile), cui fanno parte Corpo Forestale dello Stato, ASL, Comuni ed altre Associazioni.
“Anche in ragione delle passate esperienze di soccorso in aree colpite da calamità (come per i terremoti a L’Aquila, in Emilia e l’alluvione a Genova) oltre a proseguire le attività di assistenza, riteniamo indispensabile porre le basi per un progetto a medio termine nelle zone terremotate, all’insegna della prevenzione e della solidarietà – spiega Ilaria Innocenti, Responsabile LAV area Animali Familiari e coordinatrice del progetto – Il nostro progetto si ispira ad una logica che va oltre l’emergenza e mira a tenere sotto controllo, attraverso la sterilizzazione, l’incremento demografico dei numerosi gatti che attualmente vivono liberi ma accuditi nel Comune di Accumoli e delle frazioni limitrofe. Il progetto si propone anche di dare supporto alle famiglie detentrici di gatti e che a causa del sisma si trovano in situazione di difficoltà.”