Se andate in vacanza in Basilicata e volete raggiungere le splendide spiagge di Maratea o dello Ionio ricordate di lasciare il cane in buone mani. Perché il mare è vietato ai vostri amici a quattro zampe.
Un’ordinanza, datata ma ancora in vigore, sull’uso delle spiagge e delle zone di mare destinate alla balneazione della Regione, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione il 16 luglio del 2012, stabilisce che “sulle spiagge del litorale jonico e tirrenico, durante tutta la stagione balneare nelle zone destinate, è vietato condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale compreso i cani muniti di museruola o al guinzaglio. Fanno eccezione al divieto animali domestici di media-piccola taglia se ben custoditi e curati al fine di non apportare disagio a terzi e nocumento all’ambiente.
Sono altresì esclusi dal divieto i cani guida per i non vedenti quando accompagnano il non vedente, i cani di salvataggio muniti di brevetto se accompagnati da un conduttore, anch’esso munito di brevetto “assistente bagnanti”, i cani utilizzati per la guardiania delle strutture balneari censiti e in regola con le normative sanitarie; i proprietari/custodi degli animali che possono accedere sulle spiagge sono obbligati ad avere quanto necessario per l’eliminazione e porto a discarica delle deiezioni”.
Lo stile è in perfetto burocratese, ma la sostanza vieta ai cani di avvicinarsi al mare, tranne eccezioni necessarie e con una ambiguità di fondo. Quali sono gli animali domestici accettati in spiaggia “ben custoditi e curati”? Il dilemma è di quelli che non lascia scampo alla contraddizione.
Un quotidiano locale fa presente come ci sia già una denuncia da parte del Centro studi turistici Thalia che ha raccolto la segnalazione di una coppia di Potenza che, in spiaggia a Pisticci, in provincia di Matera, non ha potuto accedere agli stabilimenti balneari perchè con loro c’era il cane di piccola taglia. Secondo alcuni monitoraggi del centro “solo il 2 per cento dei lidi attrezzati del Metapontino accetta l’ingresso di cani”, ma probabilmente non sono a conoscenza di questa rigida ordinanza che ha fatto il suo tempo e va modificata. Lasciare il proprio cane sia pure in buone mani per i padroni è una sofferenza. Meglio vederlo che sguazza tra le onde. O tira il costume come nella famosa pubblicità degli abbronzanti di una volta.