La lecchese è accusata di aver maltrattato e ucciso alcuni mici
«Io, trasformata in mostro dai social
Ma non ho ucciso quei gatti»
Parla la donna denunciata dall’Enpa
Ora è sotto indagine: «Accuse infondate»
La notizia dell’inchiesta sulla donna lecchese di 41 anni indagata per l’uccisione di alcuni gatti che aveva preso in affidamento ha fatto il giro della Penisola: ne hanno parlato i principali organi di informazione (cartacei e on line) anche nazionali, con importanti ripercussioni soprattutto a livello di social media.
Sulle pagine Facebook di molti gruppi – animalisti e non – della nostra provincia non sono mancate le prese di posizione e le invettive, spesso durissime, nei confronti dell’indagata, che attualmente – comunque – non è destinataria di alcun provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria.
L’abbiamo rintracciata e intervistata: questa la sua versione dei fatti, in attesa dell’esito delle indagini che verranno disposte dalla magistratura.
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Cosa è successo? L’Enpa nella denuncia contro di Lei parla di maltrattamenti
Il primo gatto che ho portato a casa stava bene, non aveva problemi, poi ha iniziato a stare male ed è morto
– E il secondo gatto?
Questo arrivava da Bergamo, era piccolo. L’ho portato a casa e gli ho fatto fare il controllo veterinario. Non aveva nulla. Pochi giorni dopo però è stato male e ha iniziato a sporcare ovunque, ho capito che aveva dei problemi.
L’intervista completa sul giornale in edicola.
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