La stagione calda e propensa alla trasmissione di malattie tramite vettore è ufficialmente iniziata, bisogna fare molta attenzione alla prevenzione: oggi parliamo di come prevenire il contagio dalla Leishmaniosi e Filariosi.
La Leishmaniosi e la Filariosi sono due gravi malattie parassitarie che possono colpire sia l’uomo che gli animali, infatti sono considerate zoonosi. Sebbene differiscano molto nel ciclo di trasmissione e nelle sintomatologia clinica, sono spesso confuse tra loro perché entrambe vengono trasmesse dalle zanzare.
LEISHMANIOSI
Per quanto riguarda la Leishmaniosi, il vettore è il Flebotomo o pappatacio (Phlebotomus papatasi, un tipo di zanzara) che attraverso la puntura e quindi un pasto di sangue, trasmette il microrganismo (protozoo) nei mesi caldi primaverili-estivi. Queste zanzare hanno bisogno di un ambiente idoneo per sopravvivere e riprodursi: temperature superiori ai 14-15°C e gradiente di umidità elevato.
Possiamo distinguere uno stadio flebotomico e uno stadio canino.
Il Cane costituisce l’ospite principale e il serbatoio d’infezione per l’Uomo.
Il flebotomo o pappatacio, deve consumare un pasto di sangue quindi pungere un cane (sano) per iniettare i promastigoti nella cute; questi vengono ingeriti dai macrofagi (cellule normalmente presenti nell’organismo del cane e dell’ uomo), all’ interno dei quali si trasformano in amastigoti che si moltiplicano poi nei vari tessuti.
A questo punto il pappatacio consuma un altro pasto di sangue ingerendo i macrofagi infetti (contenenti gli amastigoti).
All’interno dell’ intestino del flebotomo gli amastigoti si trasformano in promastigoti, i quali migrano verso la proboscide della zanzara per poi essere iniettati nella cute di un altro cane durante il pasto di sangue.
Questa malattia è molto rara nel Gatto. Non è possibile il contagio diretto da cane a uomo, da cane a cane e da uomo a uomo ma sempre solo attraverso la puntura del flebotomo.
La Leishmaniosi nel cane è ampiamente distribuita in tutto il centro-Sud Italia, nel bacino del mediterraneo e nelle isole, negli ultimi anni anche nel centro-Nord Italia.
E’ una malattia cronica nel cane con un periodo di incubazione di mesi o anni.
La sintomatologia è molto varia, subdola e con interessamento di molti organi (soprattutto reni) e apparati (tegumentario, articolare, oculari..).
Se non viene diagnosticata e trattata precocemente può essere fatale.
E’ fondamentale la diagnosi precoce della Leishmaniosi.
Nelle zone in cui è presente la malattia, anche qui ormai è ampiamente diffusa, si consiglia di effettuare con regolarità annuale un test su sangue al Cane per sapere se è entrato in contatto con il parassita oppure no.
Esistono in commercio molti prodotti repellenti contro le zanzare, da applicare sul vostro Cane, in forma di spot-on o collare. Lo scopo della prevenzione è di evitare che i flebotomi pungano il vostro Cane.
FILARIOSI
La Filariosi Cardiopolmonare è una malattia parassitaria sostenuta da un “verme” nematode (Dirofilaria Immitis) trasmesso al Cane e al Gatto tramite la puntura di alcune zanzare diurne (Aedes o Zanzara tigre) e notturne (Culex).
La zanzara durante un pasto di sangue su un animale infetto, assume le microfilarie (stadio L1).
Dopo circa 15 giorni la zanzara infetta trasmette le larve (stadio L2 ed L3) nel sangue del cane o del gatto Le microfilarie inoculate (stadio L3) dalle zanzare nel cane e nel gatto, evolvono in pochi mesi in parassiti adulti (stadio L4 ed L5) che si localizzano nel circolo sanguigno a livello del cuore destro e delle arterie polmonari. Qui i parassiti adulti si riproducono e liberano le microfilarie (stadio L1) nel sangue.
La presenza di queste filarie causa diversi problemi dovuti sia all’azione traumatica ed ostruttiva nei vasi, sia a risposte di tipo immunitario da parte dell’organismo. Il sintomo principale è l’insufficienza cardiaca con gravi conseguenze, anche fatali.
Questa malattia era presente quasi esclusivamente in tutte le regioni che affacciano nella Pianura Padana (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e anche Liguria).
Negli ultimi anni si sta osservando un numero crescente di casi anche nel centro-sud Italia (Umbria, Marche, Lazio, Sardegna e Puglia).
E’ importante e consigliabile eseguire un test su sangue al vostro Cane per escludere la presenza del parassita.
E’ altresi molto importante effettuare poi una specifica profilassi per prevenire il contagio della parassitosi tramite somministrazione di compresse masticabili una volta al mese a partire da aprile-maggio fino a novembre, oppure far eseguire dal vostro Veterinario di fiducia una iniezione all’anno.
Vuoi maggiori informazioni? Clicca e contatta la Clinica Borgarello oppure compila il modulo sottostante. Se ti è piaciuto l’articolo condividilo con i tuoi amici e/o posta un commento, grazie.