Ieri mattina, durante lo svolgimento di un regolare turno di servizio per il controllo anti-esplosivo sui veicoli in ingresso presso il Comando del Settore Ovest di UNIFIL, a Shama, attualmente su base Brigata paracadutisti Folgore, è deceduto Jimmy, uno dei cani del nucleo cinofili del Contingente Italiano schierato in Libano. E’ quanto comunica lo Stato Maggiore della Difesa italiano

“Il decesso di Jimmy detto Gamain, pastore belga malinois di 11 anni, sarebbe da ricondurre ad un malore. Jimmy, che era prossimo alla pensione, ha svolto il proprio servizio per oltre dieci anni. Inquadrato presso il Gruppo Cinofili del Centro Militare Veterinario di Grosseto, era già stato schierato per ben sei volte in missioni all’estero in Afghanistan, Kosovo e Libano. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo”.

I cani dell’Esercito italiano

I cani impiegati nei nuclei cinofili per la ricerca degli esplosivi vengono selezionati da cuccioli, attraverso una valutazione delle loro capacità e della loro indole caratteriale. Affidati ad un militare conducente con cui condivideranno tutta la loro carriera (spesso anche la pensione), effettuano insieme al proprio commilitone umano un corso di formazione e addestramento della durata di un anno. Durante il corso l’animale, oltre ad instaurare un rapporto del tutto speciale con il proprio conducente, attraverso il gioco e le associazioni ad esso correlate impara a ricercare, individuare e segnalare opportunamente la presenza di sostanze esplosive.

Negli anni, l’impiego di unità cinofile all’interno dei contingenti militari nazionali è divenuto fondamentale per contrastare il pericolo degli Ordigni Esplosivi Improvvisati (IED), una delle minacce più subdole per inostri militari che operano nei Teatri Operativi di tutto il mondo. Per questo, la scomparsa di uno di questi “militari a quattro zampe” determina sempre costernazione per la loro preziosa e insostituibile opera, volta a garantire la sicurezza e l’incolumità dei propri commilitoni umani.

I cani d’assalto dei Navy Seal

“Se incontri un cane dei Seal, i tuoi guai sono appena iniziati”

Quando il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama andò a Fort Campbell per un incontro pubblicizzato (ma molto privato) con il commando che uccise Osama Bin Laden, soltanto uno degli 81 membri dell’unità Seal DevGru (o Seal Team Six) è stato identificato per nome: un belga Malinois di nome Cairo. La razza Malinois è simile al pastore tedesco, ma più piccola. I cani Seal sono anche paracadutisti: saltano o in tandem con i loro gestori o da soli se in acqua. Quando la squadra Seal DevGru si introdusse nel compound di Bin Laden, il primo a toccare il Pakistan fu proprio Cairo. Con un olfatto 40 volte più sviluppato rispetto all’uomo, i cani d’assalto dei reparti speciali USA sono addestrati per rilevare e identificare sia materiale esplosivo che soggetti ostili nascosti: sono due volte più veloci di un atleta umano e più letali di una pallottola. Per proteggere i propri cani d’assalto, i Navy Seal utilizzano l’armatura in kevlar Storm K9. Ogni armatura Storm K9, comprese le apparecchiature per la visione notturna con funzionalità ad infrarossi per consentire all’operatore collegato in remoto di identificare figure umane anche attraverso il cemento grazie al calore emesso, costa circa 80 mila dollari. L’armatura Storm K9 è ritenuta la più avanzata tuta canina da assalto del pianeta. I pastori tedeschi sono ancora utilizzati come cani da guerra dai militari americani, ma i più leggeri Malinois sono considerati migliori per il lancio in tandem con il paracadute e per le operazioni di discesa in corda doppia, tecniche spesso utilizzate dalle squadre Seal. La razza Malinois è simile al pastore tedesco, ma più piccola. Un maschio adulto pesa circa 30 kg.

I cani d’assalto degli Spetsnaz

I pastori tedeschi ed i Labrador in servizio con gli Spetsnaz e l’FSB, il servizio segreto della Federazione Russa, sono protetti dalle armature balistiche BzhS classe BR1 in compositi rinforzati della Armokom. La nuova corazza, secondo quanto dichiarato dall’azienda, è in grado di proteggere le parti vitali del cane dal fuoco di piccolo calibro e dalle schegge di granate senza limitare i movimenti dell’animale. La Armokom ha già ricevuto un ulteriore ordine dal Ministero della Difesa russo per sviluppare caschi balistici per proteggere la testa dei soldati a quattro zampe. La precedente armatura standard utilizzata dal Cremlino, nota come Tartaruga, pesa cinque chilogrammi: garantisce il massimo grado di protezione, limitando la mobilità del cane. E’ ideale per le operazioni a supporto delle unità guastatori dell’esercito russo. La nuova BzhS è stata progettata come struttura mobile che non limita i movimenti del cane. E’ in grado di arrestare i colpi da 9 mm esplosi ad una distanza di cinque metri da una pistola mitragliatrice Stechkin. Oltre alle armature balistiche, alcuni kit prevedono diverse dotazione offensive come l’elettroshock per neutralizzare il nemico. La Francia utilizza i pastori tedeschi, mentre lo Special Air Service utilizza i Malinois. I Military Working Dog del 22º Reggimento sono dotati di protezione balistica in kevlar.

I labrador Vapor Wake

Lo scorso novembre, oltre al consueto contingente K9 (unità cinofile), la parata di Macy’s è stata sorvegliata dai labrador che hanno completato il programma di formazione di 18 mesi sviluppato dalla University’s College of Veterinary Medicine di Auburn. A differenza degli altri cani abili nell’individuare esplosivi in oggetti statici come i bidoni della spazzatura, i labrador Vapor Wake sono addestrati per rilevare minacce mobili tra la folla, seguendo le particelle esplosive emanate dal calore termico che gli umani creano quando camminano. Le unità VWK9 sono addestrate per identificare diversi livelli di odore esplosivo. Una capacità di discernimento fondamentale, specialmente in una situazione come la parata del Ringraziamento. I terroristi sfidano costantemente i metal detector, ma temono i cani per la loro forza, agilità, velocità ed il loro olfatto. Nel 2016 l’NYPD ha schierato otto cani Vapor Wake per la parata. Lo scorso anno 14. Non sostituiscono gli altri reparti K9 standard, ma incrementano le capacità deterrenti: loro obiettivo è scansionare l’aria, fiutando la presenza di esplosivo tra decine di migliaia di persone grazie al loro olfatto 40 volte più sviluppato rispetto all’uomo.

Il programma Vapor Wake

I principali dipartimenti di polizia degli Stati Uniti e del Canada hanno già incorporato i cani Vapor Wake. Il programma è stato esteso dal 2016 a tutti i principali eventi che si svolgono negli USA. Disney World, Disneyland così come la Apple hanno implementato i Labrador Vapor Wake nelle loro misure di sicurezza standard. Invece dei minacciosi pastori tedeschi e degli agili Malinois, per il Vapor Wake la scelta è ricaduta principalmente sui Labrador per la loro percezione pubblica. In base ai dati dell’Università di Auburn, alle persone non dispiace passare vicino ai mansueti Labrador, invece del percorso a U che compiono in presenza di un cane d’assalto magari equipaggiato con corazza in kevlar. Le unità VWK9 devono essere ricertificate ogni anno.

Il cane dei reparti speciali francesi morto da eroe: quando un cucciolo unì Parigi e Mosca

Leali e senza paura

Diesel è stato ucciso dai terroristi il 19 novembre del 2015 (otto mesi dopo la morte di Akil, il cane tunisino dei reparti speciali che hanno fatto irruzione al museo del Bardo), durante il raid della polizia francese volto alla cattura di Abdel-Hamid Abu Oud, la mente della strage del Bataclan. Diesel aveva sette anni, era di razza Malinois ed era addestrato nella ricerca, assistenza, intervento e deterrenza in supporto alle unità di pronto intervento della polizia francese. Diesel è stato il primo a fare irruzione nell’appartamento di Saint-Denis: si temeva infatti che all’interno fossero stati occultati degli IED. Subito aver udito gli spari contro Diesel, le teste di cuoio francesi si sono riversati in massa dentro l’appartamento di rue du Cornillon lanciando granate stordenti. Nella sparatoria rimesero feriti cinque agenti. Due i terroristi uccisi ed altri sette quelli arrestati. I francesi hanno prima portato fuori dal palazzo, ormai esanime, il cane eroe. Diesel è stato accolto con un applauso e con militari sull’attenti per onorare il compagno caduto. Dopo e soltanto dopo furono trasferiti i terroristi ammanettati. La storia di Diesel fece il giro del mondo. Poche settimane dopo, Mosca donò a Parigi un cucciolo di pastore tedesco di nome Dobrynya.

Scrissero dal Ministero della Difesa russo:

“Dopo tutte le vaccinazioni del caso, siamo onorati di consegnare Dobrynya ai nostri amici francesi. E’ ancora un cucciolo, non ha ricevuto alcuna formazione, ma è un cane poliziotto nato. Ne siamo certi: un giorno diventerà il sostituto del compianto Diesel. Dobrynya ha lasciato la sua casa natia per trovarne un’altra. Il suo destino è quello di essere, un giorno, una sentinella della giustizia. Che possa a lungo servire nei ranghi della polizia francese”. Dobrynya prende il nome da un cavaliere russo, epico ed eroico, che incarna la forza, la gentilezza, le virtù militari e l’altruismo.

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