L’ipotiroidismo è la malattia endocrina più frequentemente diagnosticata nel cane. Solitamente colpisce i cani di grossa taglia di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Alcune razze sono maggiormente predisposte: Golden Retriever, Irish Setter, Doberman, Beagle.
La carenza di ormoni tiroidei si ripercuote su tutto l’organismo in quanto i recettori per questi ormoni sono presenti in tutti i tessuti.
Uno dei sintomi riscontrati con maggiore frequenza sono i segni dermatologici. Di solito è presente un’alopecia simmetrica e non pruriginosa del tronco, delle zone sottoposte a sfregamento e della coda (coda di topo).
Il pelo è facilmente asportabile, secco e sottile. La cute è seborroica e ipercheratosica.
Altri sintomi che posso essere presenti sono:
-debolezza muscolare e riflessi ritardati
-sovrappeso e tendenza all’obesità
-bradicardia
-segni clinici oculari come depositi corneali, ulcere, uveiti e retinopatie
-disturbi della sfera riproduttiva sia nel maschio che nella femmina
-disturbi comportamentali come irritabilità e aggressività
Gli esami ematochimici possono evidenziare:
–anemia normocitica e normocromica
-ipercolesterolemia
-ipertrigliceridemia
-aumento di AST, ALT e ALP
Per confermare la diagnosi è necessario eseguire i test di funzionalità tiroidea TSH, T4, fT4 o altri esami più complessi quali test di stimolazione o misurazione di autoanticorpi.
Nel prossimo articolo tratteremo più in dettagli questi esami e affronteremo la terapia dell’ipotiroidismo canino.
A cura della dott.ssa Francesca Costanzo della Clinica Veterinaria Borgarello.
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