Giovedì, 29 Settembre 2016 15:48
Vista l’importanza di questa infezione, il 5 febbraio scorso il Ministero della salute ha pubblicato sul proprio sito, anche alcuni opuscoli informativi correlati alla pagina relativa all’avviso di sicurezza per i consumatori. Inoltre, mi preme anche precisare che nel nostro Paese è attivo il sistema nazionale di notifica delle malattie infettive dello stesso Ministero della salute, che è regolamentato da un DM del 1990. I casi confermati di listeriosi devono essere obbligatoriamente segnalati dalle autorità sanitarie competenti presenti sul territorio con le modalità di notifiche che sono previste per le malattie della «Classe 2», che comprende le malattie rilevanti passibili di interventi e anche di controllo.
Dati sui casi di infezione– Dal 2003 al 2015 sono stati notificati 1296 casi di listeriosi; il numero dei casi è aumentato progressivamente negli anni, passando da un minimo di 32 casi nel 2004 a 159 casi notificati nel 2010, anno in cui è stato osservato il maggior numero di casi. Dopo il 2010, si osserva un ulteriore picco, proprio nel 2013, ed una diminuzione del numero di segnalazioni negli anni successivi, sebbene i casi del 2015 siano ancora provvisori. Il tasso di incidenza aumenta progressivamente da 0,55 per milione di abitanti nel 2004 a 2,64 per milione di abitanti nel 2010 e a 2,48 per milione di abitanti nel 2013.
“I dati che sono stati descritti – ha spiegato De Filippo- sono ulteriormente confermati anche dall’andamento delle segnalazione di listeriosi, sia quelli relativi alla sepsi che alle meningiti, provenienti dal sistema di sorveglianza delle malattie batteriche invasive dell’Istituto superiore di sanità, che evidenzia un incremento generale delle segnalazioni dal 2003 fino al 2010”.
Nelle Marche risulta che, dal 2003 al 2014, la regione ha notificato al Ministero della Salute 29 casi di listeriosi umana, mentre nel corso del 2015 si è registrato un incremento di notifiche di casi di listeriosi umana rispetto proprio all’andamento degli anni precedenti. Dal 1 gennaio 2015 al 30 maggio 2016, nella stessa regione sono occorsi 35 casi di listeriosi umana.
In particolare, in ventitré casi sono stati isolati ceppi di Listeria appartenenti allo stesso pulsotipo in base alla tipizzazione molecolare attraverso elettroforesi in campo pulsato con l’acronimo PFGE dei ceppi di Listeria monocytogenes sierotipo 1/2 isolati dai pazienti, responsabile del cluster epidemico che era correlato, come anche correttamente indicato nell’interrogazione, dal consumo della prodotto denominato «coppa di testa». Tra i casi appartenenti a quel cluster, la maggior parte ha presentato manifestazioni cliniche di sepsi e di meningite, e si è verificato anche un caso di sepsi neonatale. I cinque decessi hanno riguardato soggetti anziani e con patologie concomitanti gravi e, di questi, due decessi erano legati esattamente, secondo le analisi che abbiamo condotto, proprio a quel cluster. L’ultimo caso di listeriosi correlato al cluster è stato segnalato il 4 marzo 2016.
Con il dettaglio dei dati, il Sottosegretario ha inteso evidenziare “la puntuale azione di monitoraggio e di ricognizione che stiamo svolgendo in questa fase, in considerazione degli aspetti generali della malattia, che si manifesta con picchi estivi ed invernali, come l’andamento nella regione Marche della listeriosi del 2015, in cui si è verificato un repentino aumento dei casi nel periodo proprio maggio-giugno, dovuto al verificarsi del predetto cluster epidemico che è stato individuato e circoscritto. Inoltre, nel tempo trascorso dall’intervento di chiusura dello stabilimento, l’episodio epidemico può essere, secondo le nostre valutazione e i nostri dati, considerato concluso”.