Il coniglio è una specie definita nidicola, ovvero i coniglietti appena nati sono nudi, con occhi e orecchie chiusi e incapaci di spostarsi da soli. Gli unici sensi funzionanti alla nascita sono il tatto e l’olfatto.
Lo sviluppo dei coniglietti si verifica più velocemente rispetto ad altre specie nidicole: cominciano a sentire già ad una settimana di vita e ad aprire gli occhi a circa dieci giorni dalla nascita.
A differenza di molte specie nidicole la coniglia non passa molto tempo nel nido con i suoi piccoli ma rimane giusto il tempo di allattare per 1-2 volte al giorno.
I coniglietti neonati passano circa 22 ore al giorno a dormire nella tana stando molto vicini tra loro per mantenere stabile la temperatura corporea e si svegliano solo per mangiare e urinare.
Durante i primi 11 giorni di vita i coniglietti prendono molto peso e inizia a formarsi la pelliccia per poter mantenere la temperatura corporea autonomamente. Sempre intorno agli 8-12 giorni dalla nascita cominciano a mangiare le feci lasciate dalla madre nel nido e cominciano quindi a costruirsi una buona flora intestinale e a riconoscere le piante da mangiare dall’odore che emanano nelle feci.
La prima uscita dal nido si verifica di solito intorno alle due settimane di vita.
Intorno alla terza settimana comincia lo svezzamento: i coniglietti iniziano a mangiare erba e piante finché, intorno alla 5-6 settimana la madre smetterà di nutrirli e lo svezzamento sarà concluso.
Nei nostri conigli domestici le cure parentali spesso vanno oltre le sei settimane dalla nascita dei coniglietti e la madre arriva ad allattare fino al doppio delle volte rispetto alla coniglia selvatica.
Come avviene quindi lo sviluppo comportamentale dei coniglietti domestici e quali sono gli errori da evitare?
Il primo errore da evitare è di toccare i coniglietti e manipolare troppo il nido nelle prime tre settimane di vita. I conigli hanno un olfatto molto sviluppato e spesso un odore diverso nel nido può indurre la coniglia ad abbandonarlo o addirittura ad uccidere i suoi cuccioli.
Il periodo che va dalle quattro settimane di età al terzo mese di vita è molto importante per la socializzazione interspecifica uomo-coniglio. In questo periodo bisognerà proporre ai coniglietti dei contatti frequenti e di buona qualità con l’uomo per permettere una buona socializzazione alla nostra specie e avere quindi delle buone relazioni coniglio adulto /proprietario in futuro.
Il comportamento del coniglio può variare notevolmente dopo la pubertà. Nel periodo che la precede non presentano quasi mai comportamenti aggressivi ( se non durante il gioco) e spesso assumono un atteggiamento chiamato freezing (si immobilizzano e si irrigidiscono) se sottoposti a forti tensioni o a paura. In questa fase è importante non confondere il comportamento di freezing con un piacere al contatto con l’uomo. Spesso ,infatti, i coniglietti non apprezzano essere presi in braccio forzatamente , soprattutto se non vengono sostenuti gli arti, causando nel coniglio una sensazione di vuoto sotto le zampe.
Un altra paura tipica del coniglio è l’incombere della figura umana dall’alto. Questo atteggiamento dell’uomo, infatti, mima il predatore (spesso rapaci) che catturano le loro prede in volo.
Inoltre i conigli temono i rumori forti e improvvisi e i movimenti troppo veloci e a scatti. Si consiglia quindi di evitare toni di foce troppo alti e di muoversi lentamente in prossimità del coniglio.
Subito dopo la pubertà (che comincia intorno a 3 mesi per il maschio e ai 4 per la femmina) compaiono i comportamenti legati alla sfera sessuale come il corteggiamento e la copula ( spesso rivolti verso il compagno umano) per il maschio e la pseudogravidanza per la femmina. In entrambi i sessi spesso si verifica un aumento della motivazione competitiva e territoriale che può portare a conflitti nella relazione con il proprietario. Solitamente per evitare le alterazioni comportamentali legate alla produzione ormonale e patologie dell’apparato genitale si consiglia la sterilizzazione sia nei maschi che nelle femmine.
Risulta quindi importante lavorare in prevenzione, cercando di non commettere errori nelle prime fasi dello sviluppo comportamentale (fino ai 3-4 mesi) per evitare problematiche comportamentali nel coniglio adulto e ,se ciò non dovesse bastare, intervenire consultando un Medico Veterinario non appena il coniglio cominci a mostrare alterazioni del comportamento.
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