di Barbara Turetta
COLLI EUGANEI – È tornato sul luogo dove ha avvistato il felino, e ha anche voluto conoscere di persona il gatto Osvaldo, un comune gatto domestico che per la forestale sarebbe stato scambiato dall’uomo per una pantera. Ma il podista che un paio di settimane fa ha segnalato l’avvistamento del grosso felino fra Valnogaredo e Cortela di Vo’ ha anche fatto delle prove fotografiche utilizzando delle sagome delle dimensioni del gatto, e dell’animale che ha visto (60x80cm). E nello scatto fatto ad una distanza di 200 metri, nel punto esatto dove si trovava il giorno dall’avvistamento, la sagoma del gatto non si vede, mentre quella più grande è uguale alla foto che ha riprodotto quel giorno.
«Sono un uomo di 50 anni, sposato da 26 e con due figli – scrive il podista -, non mi reputo uno sprovveduto, so distinguere un gatto o un cane da un felino, come quello che ho avvistato, a casa ho sia cani che gatti. Ho delle attestazioni che mi rendono idoneo a coadiuvare la polizia provinciale nell’attività di controllo delle specie selvatiche volpe e corvidi. In più sono abilitato a svolgere censimenti in varie zone nei Colli Berici, in selezioni di tutti gli ungulati». «Mi trovo a scrivere questa lettera – continua – non per passare da vittima e né per pubblicità, ma solo per chiarire la faccenda, poiché mi è sembrato troppo frettolosa la chiusura di questo caso». Il podista precisa che a lui non è stata mostrata alcuna foto per fare il confronto. «La Forestale si è presentata il giorno dell’articolo dicendomi che si trattava di un gatto di 5-6 kg – ha detto -, mi chiedo dunque perché sui giornali si è parlato di un gatto di 12 kg? Non pensate che a volte bisognerebbe essere un po’ più critici rispetto a quello che ci viene trasmesso e non assorbire tutto come delle spugne? Con questo non ce l’ho con i commenti letti sui social perché mi hanno fatto sorridere, probabilmente anch’io da esterno dubiterei di questa notizia. Sono qui per dire che mi sono sentito condannato e subito giustiziato solo per aver fornito una segnalazione in buona fede nell’interesse di chi vive nella zona, come del resto avrebbe fatto qualsiasi cittadino. Chiudo dicendo che ho scritto questo per il rispetto della mia persona».
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