La Malattia degli occhi gonfi del canarino, chiamata anche Sinusite Infraorbitale del Canarino (SIC), si manifesta con una tumefazione a livello periorbitale mono o bilaterale che determina nei soggetti in avanzato stadio, una deformazione della testa.
Un piccolo accenno di anatomia può aiutare a comprendere il meccanismo di insorgenza della malattia. L’orbita degli uccelli, a differenza di quella dell’uomo, è incompleta e comunica direttamente con i seni paranasali (strutture ossee, di pertinenza dell’apparato respiratorio), quindi infezioni delle alte vie respiratorie, possono essere responsabili di patologie orbitali o oculari secondarie.
La causa è da imputare a infezioni batteriche delle alte vie respiratorie che portano ad accumulo di pus denso oltre che nei seni paranasali anche sotto le palpebre superiore e inferiore determinandone un loro ispessimento.
I primi sintomi rilevabili sono rappresentati da una leggera congiuntivite mono o bilaterale, l’occhio leggermente socchiuso e le palpebre leggermente aumentate di volume.
Questa sintomatologia si rende maggiormente evidente nei giorni successivi attraverso l’imbrattamento delle piume presenti nella regione perioculare; in questa fase il soggetto si presenta in ottime condizioni generali, e presenta una intensa attività di strofinamento del capo sul posatoio.
dopo un periodo variabile tra i 7 e i 21 giorni, è possibile evidenziare una tumefazione turgida e arrossata sotto orbitale. La lesione aumenta costantemente di volume e diviene dura, indolore e di colorito giallastro. In alcuni casi può circondare tutto l’occhio estendendosi anche alla regione sopra orbitale.
I soggetti colpiti possono avere difficoltà nella deglutizione e in rari casi possono andare incontro a morte per inanizione, a causa della ridotta capacità di assunzione di alimento.
Se noti uno di questi sintomi rivolgiti a un medico veterinario specializzato in animali non convenzionali.
Lo Staff della Clinica Borgarello