Milena Urso, delegata OIPA a Marsala, Organizzazione Internazionale Protezione Animale, facciamo il punto della situazione randagismo in città e sulla situazione al canile comunale?
La situazione è quella che seguiamo da tanti anni e va a peggiorare, ci sono stati anni in cui vedevamo la luce ma adesso, ahimè, è solo un ricordo perché gli abbandoni continuano con i cuccioli, cani adulti, cani di razza.
Da quando si è insediata l’Amministrazione Comunale ha deciso di effettuare la reimmissione in territorio dei cani del canile, che posizione ha assunto l’OIPA?
Tengo a precisare che l’OIPA non è non favorevole, noi siamo per la reimmissione fatta con criterio e con conoscenza della legge guida. Ad oggi si fa finta di non conoscere la legge e vengono reimmessi sul territorio cani che sono in canile da tanti anni e che pertanto hanno perso la loro territorialità, cani cuccioli cresciuti in canile e che quindi non hanno idea di come si cerchi il cibo e dopo anni di canile non si possono trovare su strada, perché non sanno come ci si comporta. Si deve reimmettere sul territorio il cane che viene accalappiato e sterilizzato dopo la profilassi del vaccino, se esente da malattie gravi e non mordace, deve essere reimmesso nello stesso posto dove è stato accalappiato.
Milena Urso, avete chiesto all’Amministrazione Comunale di stoppare la reimmissione?
In realtà si cerca sempre una collaborazione, perché ci rendiamo conto di cosa significhi avere più posti al canile e quindi far risparmiare le casse comunali facendo rientrare i cani che attualmente si trovano a Crotone, sono circa 40. Giusto creare spazio ma o lo si crea nuovo o si lavora con criterio: il cane viene accalappiato e massimo entro 40 giorni viene reimmesso sul territorio, non dopo 6 anni così come accaduto.
La settimana scorsa un cane randagio, malato, è stato segnalato da una cittadina e il cane arrivato in canile è stato sottoposto ad eutanasia. Sono insorte le associazioni animaliste, l’OIPA ha presentato un esposto?
Da parte mia, nella qualità di delegata, non c’è stato ancora nessun esposto perché siamo in attesa di risposte scritte da parte dell’Asp provinciale e dell’Amministrazione Comunale, ricordiamo che il cane è stato segnalato da una cittadina e prontamente portato in canile, il cane era malato, questo è vero, ma non sappiamo che tipo di patologia avesse.
Si può entro un’ora stabilire se un cane può essere sottoposto ad eutanasia? Con che tipo di diagnosi?
Assolutamente no, tranne che non si tratti di un cane in palese stato di pericolo di vita, ossia moribondo.
Se ci sono tanti abbandoni e se in varie zone della città ci si lamenta per la presenza di troppi cani che fanno branco come si può sensibilizzare partendo dai più piccoli?
Il piccolo però non abbandona, lo fanno gli adulti. Il randagismo nasce dal cittadino che non ha alcun senso civico, la soluzione a monte c’è, e lo chiedo da sempre a tutte le amministrazioni, di mettere le forze dell’ ordine in campo, vadano casa per casa a controllare i proprietari dei cani per appurare se i cani sono microchippati o meno, finchè non iniziano questi controlli non andiamo da nessuna parte.
E’ fondata la notizia secondo cui l’Oipa avrebbe presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro l’Amministrazione Comunale poiché non si attiene, per la reimmissione dei cani del canile sul territorio cittadino, alla legge guida la n.15 del 2000, conferma la notizia?
Si, proprio il mese scorso è stato presentato un esposto/querela contro ignoti e contro l’Amministrazione Comunale per diverse situazioni, dal gatto torturato ad Amabilina, per altri cuccioli abbandonati nelle gabbie di cattura messe dal canile comunale. Inoltre l’esposto è contro l’Amministrazione per la reimmissione di due cani che sono stati messi su strada, uno dopo 9 anni e l’altro con uno stato molto avanzato di leishmania , il cane, appartenente al comune di Petrosino, è stato liberato in una zona dispersa e mai più ritrovato.