Con una recente Nota inviata alla LAV il Ministero dell’Ambiente ha confermato il principio per cui gli spettacoli con animali sono contrari alla normativa che autorizza i giardini zoologici.
Rispondendo alle richieste formulate dall’Associazione lo scorso 16 settembre, in una lettera diretta ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, il Ministero dell’Ambiente ha inoltre riaffermato che sarà negata la licenza di giardino zoologico alle strutture che non rispettano i requisiti minimi richiesti dalla normativa italiana ed europea.
Il 16 settembre LAV e Born Free Foundation hanno inviato ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute il Rapporto su rilievi e criticità di alcune strutture di detenzione ed esposizione di animali selvatici ed esotici aperte al pubblico – frutto di sopralluoghi condotti nell’estate del 2015 presso alcune strutture che detengono animali selvatici ed esotici aperti al pubblico in Italia – ma già nel corso del 2015 e all’inizio del 2016 le Associazioni hanno sottoposto ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute, e al Corpo Forestale dello Stato, dei rapporti (corredati da documentazione fotografica e video) che evidenziavano numerose criticità relative alla conformità con la legislazione vigente in alcune strutture che espongono al pubblico animali esotici e selvatici, terrestri ed acquatici.
Le Associazioni chiedono al Ministero dell’Ambiente di voler sviluppare un Piano Nazionale sui giardini zoologici che, con l’ausilio di formazioni specifiche, consenta di applicare un approccio sistemico ed integrato nei riguardi di tutte le strutture zoo (con o senza licenza) sul territorio nazionale, al fine di rettificare in breve periodo le situazioni critiche e garantire che i criteri minimi di gestione delle specie siano assicurati.
In relazione alle licenze relative ai giardini zoologici, dalle informazioni avute a seguito di un accesso agli atti richiesto dalla LAV, ad ottobre 2015 la situazione era la seguente:
- n. 23 strutture con licenza;
- n. 32 strutture in varie fasi del percorso di licenza (dalla presa in esame della licenza alle ultime fasi prima del rilascio della stessa);
- n. 2 strutture sotto sequestro;
- n. 8 strutture chiuse per diniego di licenza;
- n. 33 strutture escluse.