Le novità – Foto repertorio

Cittadini, volontari e un consigliere chiamano. L’amministrazione risponde. Prosegue il lavoro dei ragazzi di “Monza a 4 zampe” e del consigliere di Primavera Monza, Paolo Piffer, impegnati da tempo in una lunga battaglia per fare di Monza una città sempre più “pet friendly”

La “rivolta” del gruppo era nata dopo la decisione dell’amministrazione di vietare cinquanta aree verdi ai cani. Una decisione alla quale Monza a 4 zampe e Piffer si erano opposti lanciando immediatamente una petizione. 

“Abbiamo consegnato all’assessore Antonio Marrazzo le oltre 1200 firme dei cittadini e discusso punto per punto gli argomenti della nostra petizione a favore di un programma di sensibilizzazione dei diritti e dei doveri dei cittadini aventi animali domestici”, spiega Paolo Piffer

La raccolta firme, oltre a chiedere che le aree verdi vengano di nuovo rese disponibili per i cani, sottolinea la necessità “di più aree cani, di risolvere i problemi strutturali di quelle presenti che in alcuni casi sono inutilizzabili, di più cestini per la raccolta delle deiezioni, di sanzionare non solo chi non raccoglie le deiezioni ma anche chi circola sprovvisto di sacchetti per la raccolta, di campagne di sensibilizzazione ed educazione civica”. 

“L’assessore ci ha ascoltato con interesse – evidenzia Piffer -. E in presenza del sindaco ha dimostrato tutta la sua sensibilità rispetto ad un tema che non intende trascurare. Inutile specificare che questo è stato solo il primo passo di quella che auspichiamo potrà essere una costruttiva collaborazione”.+

“Le parole dell’assessore sono state confortanti – confessa il consigliere -. Ora in fase di assestamento di bilancio ci sarà la prova del nove e vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Non intendiamo abbassare la guardia”. 

“Noi le nostre proposte le abbiamo messe sul tavolo, ora tocca all’amministrazione – gli ha fatto eco Barbara Zizza, di Monza a 4 zampe -. Per concludere diciamo che siamo abbastanza soddisfatti di ciò che per ora abbiamo raggiunto. Continueremo a sensibilizzare i cittadini attraverso il gruppo su Facebook e a collaborare con i vari rappresentanti politici e le istituzioni”.

Il segreto, secondo loro, è quindi sensibilizzare, informare, formare, ma non vietare. “Vorremmo che tutti prendessero atto di dover diventare cittadini più responsabili e civili a prescindere dal fatto di avere o non avere un cane – sottolinea la Zizza -. per una sana e corretta convivenza”.

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“E’ necessario – conferma Lorenzo Erba – che sul territorio ci siano le condizioni minime e sufficienti per garantire le esigenze dei cittadini che hanno i cani, e che questi ultimi siano affiancati da esseri umani civili, formati e consapevoli”. 

1 Comment
  1. melody ♥♥ 9 anni ago

    @FUJIKORITA

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