È un po’ pigra, ama starsene per ore sdraiata sul divano e adora prendere il sole, al parco come in spiaggia. Una diva? No, lei è Nina, gallina di quasi 1 anno che vive in quel di Milano nell’appartamento di Silvia Amodio – giornalista, documentarista e fotografa milanese – come un qualsiasi altro animale domestico. Abbiamo chiesto a Silvia di parlarci di Nina e delle sue abitudini, della scelta di avere per casa un animale “insolito” (anche se, a ben pensarci, cosa c’è di più “domestico” di una gallina?) e di spiegarci quale rapporto si instauri con un animale così lontano dalla nostra quotidianità.
Ovviamente “la Nina” ha anche una bellissima pagina Facebook che vuole essere uno spunto di riflessione – ironico e divertente – per mostrare alla gente che il solo motivo per cui un animale sia considerato d’affezione e un altro venga destinato all’allevamento sia frutto di un mero retaggio culturale: tutti gli animali hanno il proprio carattere, le proprie abitudini e sanno amare in egual misura, la Nina ce lo dimostra!
Buongiorno Silvia, ci tolga una curiosità: perché ha scelto di tenere in casa una gallina?
Perché no, mi verrebbe da rispondere. Sono profondamente contraria a tenere in casa animali esotici che dovrebbero vivere liberi nel loro ambiente naturale, ma le galline sono animali domestici che da millenni vivono accanto all’uomo. Diciamo che le ho riservato un’altra destinazione, la casa anziché il pollaio. Inizialmente ero molto preoccupata perché avevo paura di privarla di qualcosa e che vivere in appartamento non fosse per lei la scelta più giusta. Invece mi sembra che Nina stia molto bene con me. Nonostante abbia tutte le sue “cose da gallina” a disposizione (ceste con la paglia e il cortile dove scorrazzare), preferisce starmi accanto. Andiamo appena possibile al parco, in un’area appartata priva di pericoli, dove con la bella stagione ama sdraiarsi al sole. Viene in spiaggia con la mia famiglia (adora fari i bagni di sabbia) e le piace andare in macchina e guardare fuori dal finestrino.
Quando esce con Nina qual è la reazione della gente?
La Nina ha dimensioni molto piccole e non ha un guinzaglio, la trasporto nella sua cesta fino a dove la posso liberare. Le reazioni sono molto divertenti: l’animale tra i più comuni sulla terra viene visto come un marziano! Molti bambini di città, per esempio, non hanno mai incontrato una gallina dal vivo, ahimè solo quelle nella vaschetta del supermercato… e non è raro che disegnino i polli con quattro zampe. Ma anche gli adulti si sorprendono, probabilmente fa effetto vedere una gallina lontana dal pollaio dove siamo soliti immaginarla. La Nina rappresenta un po’ una metafora: i polli sono gli uccelli più numerosi distribuiti sul pianeta, circa otto per ciascun individuo, ma di loro sappiamo poco. C’è parecchia letteratura che riguarda la zootecnica, ma non molto sui loro processi cognitivi. Eppure studi recenti dimostrano che le galline sono creature intelligenti e che hanno una quantità di neuroni, in proporzione alle dimensioni del cervello, simile a quella di alcuni mammiferi. Sono animali ignorati e negli allevamenti intensivi sono la specie che subisce i maltrattamenti peggiori.
La “giornata tipo” di Nina?
La nostra giornata tipo non ha nulla di particolare. Lei è un po’ pigra e al mattino si alza tardi, un’attitudine piuttosto insolita per una gallina… pretende la colazione ed è un po’ capricciosa con il mangiare. Non gradisce le verdure, che invece dovrebbero integrare la sua dieta composta prevalentemente di cibo biologico per galline e un po’ di vitamine. Quando lavoro mi sta sempre accanto ed è molto curiosa. Se qualcuno suona alla porta va a controllare chi è e lo riaccompagna quando va via. Ama stare insieme alle persone. Ha una grande passione per mio figlio con il quale guarda la tv la sera, appollaiata sulla spalla. Anche se è molto docile ha una personalità forte e determinata. Io sono stata addestrata da lei alla perfezione, ottiene da me quello che vuole. La sera dorme nel comodino accanto al mio letto; è un po’ dura metterla a nanna perché lei vuole stare con noi in salotto, fino a quando siamo tutti a letto. Infatti è tranquilla solo quando anch’io mi corico, e a quel punto sta buonissima nel comodino (la cui antina è sempre aperta) che ho attrezzato con un piccolo trespolo di legno.
Lei è vegana, vegetariana o onnivora?
Ho smesso di mangiare carne quando avevo 15 anni (ora ne ho quasi 50) e ho quasi eliminato del tutto i derivati animali. La Nina ci regala un uovo fresco un giorno sì e uno no.
Ci parli di voi: che rapporto si instaura con una gallina che scorrazza libera per casa?
La Nina mi sta insegnando molto. Pesa meno di due etti e mezzo, è una creatura fragile ma al tempo stesso sono colpita dalla sua forza e dalla sua determinazione e, soprattutto, dalla sua personalità. Mi piace osservarla e mi chiedo spesso che cosa le passi per la testa. Si lava in continuazione, si liscia penna per penna, è davvero molto pulita. Come i gatti, ogni tanto si appassiona a qualcosa. Ultimamente, nonostante abbia a disposizione una cesta con della paglia, ha deciso che l’uovo va fatto dentro un sacco di tela sul divano. La prima volta me ne sono accorta per caso, avevo lasciato distrattamente quel sacchetto sul divano quando lei ci si è infilata e mi ha scodellato la sua opera d’arte. Immagino che si senta protetta lì dentro. Siccome ormai riconosco quando è il momento di fare l’uovo, sistemo sul divano il sacchetto in modo che possa infilarcisi dentro. Ogni volta che la Nina fa l’uovo, un giorno sì e uno no, è una gioia. Sono colpita dalla sua perfezione e dalla sua complessità: un guscio esterno resistente e fragile al tempo stesso, una pellicola all’interno, un tuorlo, un albume. E ci sono galline che “costruiscono” una cosa così ogni giorno! È una vera magia, ma la nostra società è talmente antropocentrica da renderci miopi davanti a queste meraviglie.
La Nina ha la sua pagina Facebook, perché è nata questa idea?
Perché quando ho scoperto il mondo meraviglioso che la Nina rappresenta io, che non sono molto social, ho desiderato condividere questa esperienza con altri. Alcuni brevi video mostrano la Nina nella quotidianità per far vedere la nostra relazione, la sua adattabilità alla famiglia, la sua simpatia. Abbiamo anche una rubrica dedicata all’arte #IN ARTENINA, in collaborazione con un ricercatore dell’Accademia di Brera, Carmine Sabbatella, che rende la Nina protagonista di quadri famosi, un pretesto per ripassare un po’ di storia dell’arte. Presto inseriremo anche altre rubriche che parleranno di ricette vegane, design, fotografia. Il filo conduttore della pagina è la leggerezza (nulla a che fare con la superficialità) con un pizzico di ironia, finalizzata a rendere visibile questa specie. Come già detto polli e galline subiscono i maltrattamenti peggiori: penso che un animale debba essere rispettato sempre e comunque per quello che è ma spesso, nell’opinione comune, questo passa attraverso quanto ci è simpatico e “vicino” a noi. Nessuno penserebbe di mangiare il proprio cane o gatto, ma non molti si fanno scrupoli a cucinare una gallina. Spero quindi che mostrandola come un qualsiasi altro animale d’affezione, a cui piace dormire sul divano e stare in compagnia, le persone inizino a farsi delle domande e a chiedersi non cosa c’è nel piatto, ma chi c’è nel piatto.
Di seguito un video che mostra Nina alle prese con un “compagno di pappa” molto speciale.