L’ostectomia della testa e del collo femorale é una tecniche di trattamento più utilizzate per le condizioni che provocano dolore a livello dell’articolazione coxo-femorale quali displasia dell’anca, artrosi, lussazioni, sublussazioni, necrosi asettica…
L’intervento è in voga da più di mezzo secolo, e viene effettuato sia sui cani sia sui gatti.
Sebbene non esistano dati precisi riguardanti la frequenza con cui viene eseguita l’ostectomia della testa del femore, si pensa comunque che sia uno degli interventi più proposti dalle strutture veterinarie per la soluzione dei problemi di dolore/artrosi a livello dell’articolazione coxo femorale, soprattutto nei casi in cui non si possa proporre o attuare una protesi totale d’anca.
Dopo la chirurgia di ostectomia del collo e della testa femorale si verifica spesso una riduzione del normale range funzionale dell’articolazione, ma generalmente il giudizio dei proprietari è di soddisfazione per il risultato ottenuto.
Contrariamente alla gran mole di dati esistenti sull’efficacia di altre procedure (protesi, trattamento del legamento crociato etc..), per questa tecnica non esistono molti dati di ricerca sulla funzionalità post chirurgica e sul follow-up a lungo termine.
Bisogna considerare che il follow-up di questo intervento è molto spesso legato all’abilità del Medico Veterinario che esegue la chirurgia, esperienza e tecnica accurata garantiscono infatti migliori risultati, ad una corretta selezione del paziente e ad una corretta riabilitazione post chirurgica.
L’asportazione completa di testa e collo femorale, con interposizione o meno di muscolo, è alla base della riuscita della chirurgia.
Esistono alcuni studi che comparano l’utilizzo di diverse tecniche di taglio, ma per una corretta valutazione bisognerebbe approfondire la conoscenza sulle variabili oggettive che influiscono sul successo delle procedure: tecnica chirurgica, abilità dell’operatore, fattori legati al paziente, fisioterapia post chirurgica etc.
In linea generale possiamo dire che in pazienti cani di piccole dimensioni e nei gatti non esistono particolari controindicazioni; man mano che aumenta la taglia del soggetto questa tecnica va però proposta con maggiore attenzione.
Probabilmente questa tecnica rimarrà largamente diffusa ed applicata anche in futuro, perché esistono molti casi in cui non è possibile, per motivi diversi, ricorrere ad una protesi totale d’anca.
L’esperienza della nostra struttura sull’intervento di ostectomia della testa del femore ricalca quanto esposto. Il risultato clinico è giudicato molto buono dal proprietario, la qualità di vita del paziente migliora notevolmente e la ripresa è generalmente rapida.
Alla visita clinica si nota una riduzione del “range of motion”, cioè dell’angolo di escursione dell’articolazione coxo –emorale, ma la funzionalità dell’arto rimane comunque molto buona e non si evidenzia il dolore presente prima della chirurgia.
Alla base del successo di questa terapia, che rappresenta sempre seconda scelta rispetto alla protesi totale d’anca, rimane comunque un’attenta valutazione di tutti i fattori prognostici legati al paziente e al suo habitat di vita.
Nelle immagini potete vedere la situazione prima e dopo la chirurgia su un paziente in cui non era eseguibile la protesi totale d’anca. Tecnicamente si può notare la completa asportazione di collo e testa femorale, condizione alla base per una precoce ripresa e un buon outcome.
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