Lunedì, 20 Luglio 2015 12:59
Il compito del tavolo è quello di valutare, dal punto di vista tecnico, l’adeguamento degli strumenti di gestione attualmente vigenti, con particolare riferimento alla possibilità di intervento in caso di orsi problematici e nello stesso tempo per arrivare alla definizione di un contingente massimo di soggetti compatibile con la situazione ambientale e sociale che caratterizza il territorio trentino.
I tecnici della Provincia hanno avanzato ai responsabili di Ispra e Ministero dell’ambiente alcune proposte tecniche concrete e dettagliate, che, nel rispetto delle regole vigenti, possano servire ad affrontare nel modo più efficace possibile la situazione. Si è ragionato in particolare sulla necessità di intervenire con maggiore rapidità in caso di orsi dannosi o pericolosi e sulla possibilità di fissare, ogni anno, una soglia entro la quale operare con celerità per la rimozione degli eventuali orsi problematici. L’intento, è stato detto nel corso della video conferenza, è di trovare meccanismi nuovi rispetto all’approccio del piano di gestione attuale (Pacobace) anche per dare una prospettiva al progetto di conservazione dell’orso bruno sulle Alpi. Al centro del confronto anche il tema dell’accettazione sociale dell’orso.
Ispra e Ministero hanno evidenziato come, a loro giudizio, le problematiche possano essere affrontate utilizzando le regole attuali, quelle previste dalla direttiva europea Habitat e si sono detti disponibili a valutare rapidamente le proposte avanzate dai responsabili del Servizio Foreste e Faune della Provincia in modo da arrivare, già la settimana prossima, ad una posizione tecnica condivisa. (fonte)