Lunedì, 14 Marzo 2016 06:09
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Il Jobs Act degli autonomi contiene misure di carattere fiscale che modificano il Testo Unico delle Imposte. Fra queste la norma della deducibilità delle spese per l’aggiornamento professionale: l’articolo 5 del DDl introduce la deducibilità integrale- entro il limite annuo di 10.000 euro- delle spese per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale e delle spese di iscrizione a convegni e congressi. Nel contempo, però, “viene esclusa la deducibilità delle spese di viaggio e soggiorno precedentemente prevista”, si legge nella relazione illustrativa.
Il Testo Unico delle imposte (art. 54, comma 5 DPR 917/1986) oggi recita: “le spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e soggiorno, sono deducibili nella misura del 50% per cento del loro ammontare”. Questo passaggio viene cancellato dall’articolo 5 in questione e sostituito dalla disposizione sull’integrale deducibilità fino a 10mila euro all’anno, che non menziona più le spese di soggiorno e di viaggio ma si riferisce solo alle spese per “l’iscrizione”.
ANMVI concorda con i suggerimenti proposti in audizione da Confprofessioni: nel testo andrebbe indicato che sono considerate integralmente deducibili, nella misura del 20% della soglia massima sopra indicata, anche le spese relative al trasporto, a prestazioni alberghiere e alla somministrazione di alimenti e bevande se inerenti, quindi collegate alla partecipazione degli eventi formativi di cui al periodo precedente (master, convegni, corsi di aggiornamento e simili).