I gatti sono animali molto curiosi che amano giocare e interagire con ogni cosa: anche le piante attirano la loro attenzione, soprattutto se sono munite di bacche colorate. Talvolta il gatto può ingoiare foglie, petali, semi, tuberi, radici e altri parti di una pianta e se questa è tossica, le conseguenze possono essere molto gravi. Vediamo quali sono le piante velenose da cui proteggere i nostri amici gatti.
10. Filodendro
Pianta appartenente alla famiglia delle Areacae, il filodendro è tossico per cani e molto pericoloso per i gatti: le sue foglie, il fusto e i piccioli contengono una linfa irritante. Se un gatto ingerisce parti di questa pianta va incontro a dolori addominali, problemi gastroenterici, infiammazioni del cavo orale e seri problemi ai reni, addirittura possono verificarsi nefriti acute che, se non curate tempestivamente, portano alla morte.
9. Lilium
Risulta tossico per gli animali anche il liliium, un fiore di vari colori che nasce da un bulbo appartenente alla famiglia delle Liliacee. Se i gatti ne ingeriscono le foglie o altre parti rimangono intossicati a tal punto da avere un blocco renale e rischiare così di morire.
8. Digitale
La Digitale (Digitalis purpurea), usata fin dall’antichità dagli esseri umani per le sue virtù curative, si rivela tossica per gli animali in generale e per i gatti in particolare perché contiene glucosidi cardioattivi che causano aritmie molto gravi.
7. Yucca
Pianta sempreverde originaria del Messico, la Yucca si rivela pericolosa per gli animali a causa delle sue foglie rigide e appuntite che possono ferire gli occhi, il naso e le orecchie. Dunque la Yucca non è propriamente una pianta velenosa per i gatti ma può comunque fare parecchi danni.
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6. Belladonna
La Belladonna è una pianta appartenente alla famiglia delle solanacee altamente velenosa sia per gli animali che per gli umani: l’ingestione delle sue bacche scure provoca diminuzione della sensibilità, vomito, convulsioni e nei casi più gravi persino la morte.
5. Ornitogàlo
L’ornitogàlo è una bulbosa che produce fiori arancioni o gialli. I bulbi dell’Ornitogàlo sono velenosi per gatti e anche per i cani: la loro ingestione provoca vomito, apatia, perdita di appetito e nei casi più gravi insufficienza renale ed epatica.
4. Bella di notte
La Bella di notte (Mirabilis jalapa L.) è una pianta della famiglia delle Nyctaginaceae con semi e radici tossiche a causa di alcaloidi e resine. L’ingestione di queste parti della Bella di notte determina dolori allo stomaco, nausea, vomito e diarrea.
3. Mughetto
Il mughetto è una pianta bulbosa di piccole dimensioni dotata di fiori bianchi e profumati che però risulta tossica per gli animali. Se ad esempio il gatto ingerisce i bulbi può avere gravi problemi di aritmia cardiaca, perché il mughetto contiene glucosidi cardioattivi.
2. Solanum
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Solanum è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Solanaceae che comprende circa 1400 specie dotate di frutti e fiori. Molte di queste specie sono velenose ma altre producono frutti, foglie o tuberi commestibili. Ad esempio il Solanum capsicastrum è un arbusto di piccole dimensioni che produce bacche che vanno dal giallo al rosso, chiamate anche Ciliegie di Gerusalemme. Queste bacche decorative risultano però tossiche e provocano problemi gastrici, nausea e gastroenteriti perché contengono solanocapsina, un alcaloide simile all’atropina ed alla solanina.
1. Ricino
La pianta e i semi di ricino risultano tossici per gli animali e anche per l’uomo a causa della ricina, una fitotossina, e della ricinina, un alcaloide. L’ingestione dei semi di ricino provoca sete intensa, bruciore alla bocca, edema della lingua, vomito, diarrea, crampi, coliche, abbattimento e morte se non si interviene subito.