Dopo l’avvistamento di un pitone reale in via San Francesco la città s’interroga sulla presenza dell’animale esotico a Sanremo: dove sarà finito il rettile che pochi giorni fa si aggirava nella zona del cantiere dell’igiene urbana? La «psicosi da serpente» si è scatenata in piazza e sul web, dove i commenti all’avvistamento del rettile alternano preoccupazione a ironia. C’è anche chi teme che il pitone possa finire nelle acque nere, e quindi «sbucare» nei bagni.
Non scatterà nessuna caccia: l’esemplare è definito dagli esperti della Forestale «non pericoloso», e comunque non sarebbe certo facile andare a cercarlo nell’alveo del torrente San Francesco.
Quando è stato visto dalla netturbina sbucare sotto un’auto, si è infatti poi dileguato in un tombino di raccolta delle acque bianche che porta al corso d’acqua. Silvana Posco non riusciva a credere ai propri occhi: «Stavo aspettando la timbratura per il fine servizio quando ho visto una biscia fuori dal cantiere. Poi, guardando meglio, ho appurato che era invece un vero pitone di circa un metro. Un esemplare bellissimo. Davvero una rarità per la Riviera».
Nonostante la paura, la netturbina ha avuto il sangue freddo per riprendere il rettile con lo smartphone. Immagini che hanno fatto il giro del web, scatenando la reazione di decine e decine di persone. Il pitone «a spasso a Sanremo» è diventato uno degli argomenti più gettonati nei bar e sui social network.
Ci si chiede come l’animale potesse trovarsi in libertà: scappato o abbandonato? Qualcuno ricorda che circa un anno fa si era diffusa una sorta di singolare «moda»: acquistare questi serpenti che però, dopo circa 10-12 mesi, devono cominciare a mangiare topi o pulcini.
«Allora ecco che ci si accorge di quanto è costoso mantenere un pitone, o forse si prova pena per il piccolo “pasto” per il rettile – si legge tra i commenti sul web – Suppongo che questo si tratti di uno di quei piccoli di pitone che ora sono diventati un peso e allora è sono stati abbandonati. Pensate che il pitone reale è uno dei pochissimi rettili che si affeziona e si lascia coccolare. Bisogna avere un po’ di coscienza quando si decide di prendere un animale un po’ particolare e valutare se si è in grado di mantenerli».
Tra i commenti più ironici, quelli legati al fatto che il pitone, probabilmente, per sopravvivere dovrà cibarsi di topi: «Con tutti quelli che troverà sotto il torrente diventerà “gigante”», è una delle battute che corre sul web.