Riolo, 1 febbraio 2016 – «Sei morto». E sugli adesivi contro i cani spuntano minacce. Un messaggio sicuramente dettato dalla paura, segno però che la tensione su quanto sta accadendo nel piccolo centro collinare si stia alzando pericolosamente. Tutto è iniziato la scorsa settimana, dopo il ritrovamento di alcuni adesivi contro i cani del paese. I messaggi, ritrovati in particolar modo lungo via Martiri di Cefalonia, recano un disegno in stile da fumetto: ci sono una ragazza con in mano un’ascia insanguinata e la testa di un cane. Sotto una scritta: «Can che abbaia non morde ma rompe le balle». Il tutto con una ‘firma’, Ente nazionale protezione umani. «Abbiamo fatto una ricerca per immagini su Google – raccontano due soci dell’associazione animalista – ed è saltato fuori che quell’immagine e quella sigla (molto simile ad Enpa, l’ente protezioni animali, ndr) sono di una sorta di movimento di protesta contro gli animalisti».
«Quel che è peggio – racconta invece Giacomo Buganè, responsabile della sezione di Riolo dell’Enpa che gestisce l’area di sgambamento – è che nel corso della settimana scorsa lungo i vialetti dell’Ippocampo a in altre strade sono stati trovati diversi ‘bocconi’ di prosciutto che nascondevano chiodi ai quali era stata tolta la testa, preparati per fare male agli animali».
Al momento, malgrado siano stati ritrovate almeno cinque di queste ‘esche’, non risulta che ci siano dei cani che si sono feriti. «Siamo molto preoccupati per questi gravi episodi di intolleranza», dicono i soci dell’Enpa. La cosa ha fatto presto il giro del paese con messaggi su internet dei riolesi possessori di cani e l’episodio è stato fatto presente alla municipale che ha fatto affiggere alcuni cartelli di avvertimento ,mentre l’amministrazione ha inviato sms che segnalavano l’episodio. L’Enpa dal canto suo ha sensibilizzato i soci e i proprietari di cani attraverso il suo profilo Facebook. Le zone dove sono stati rinvenuti i bocconi sono via Berlinguer (zona stadio e tennis) e via Palazzina. Malgrado però si sia chiesto ai possessori di cani di non cadere in provocazioni, qualcuno, probabilmente impaurito e spaventato sui biglietti adesivi ha vergato una scritta a pennarello: «Sei morto!!».
«Devo dire – conclude Buganè – che Riolo non è nuova a episodi del genere. Anche noi abbiamo avuto, un paio di anni fa, un cane avvelenato da una polpetta. È vero che ci sono molti proprietari maleducati che quando portano a passeggio i propri animali non raccolgono le deiezioni, ma arrivare a mettere degli uncini nei bocconi è davvero incredibile, quando poi l’animale non centra nulla». Intanto dell’episodio sono stati informati anche i carabinieri che hanno avviato un’indagine.
a. v.
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