Il cambio di stagione in vista dell’inverno rappresenta, da sempre, un passaggio importante e insidioso a seconda dell’età e dello stato di efficienza dell’organismo sia per la salute umana sia per quella degli animali. Ma qual è il comportamento più corretto da adottare per i nostri amici a 4 zampe, cani e gatti, quando arrivano le basse temperature? Sotto, 12 regole da seguire.
1. Check-up preventivo
Gli animali meritano maggiori attenzioni e riguardi quando si entra nel cuore della stagione fredda. Sarebbe buona norma, assicurarsi che siano in buona forma fisica mediante una visita veterinaria di controllo, in particolare se il cane è già avanti con l’età o soffre di alcuni disturbi a volte sottovalutati dal proprietario, per capire come variare l’alimentazione prima di affrontare la nuova stagione.
2. Al freddo, ma gradualmente
Durante il cambio di stagione gli animali, soprattutto i soggetti più anziani, ma anche i cani di taglia piccola, in particolare a pelo raso, hanno bisogno di maggiori attenzioni. Evitiamo quindi, per quanto possibile, di sottoporli a shock termici. In genere, infatti, sia i cani che i gatti sopportano piuttosto bene il freddo, ma non il brusco passaggio dai locali riscaldati a temperature esterne molto fredde. Uno sbalzo che può causare disagio manifestato attraverso la comparsa di tremori, ma anche, a posteriori, con colpi di tosse. Faringiti e laringiti sono frequenti durante il cambio stagionale autunnale, soprattutto nei cani. È necessario, pertanto, prevedere il passaggio in una stanza di compensazione, che può anche essere il garage o il vano scale, per dare tempo al sistema di termoregolazione del cane di adattarsi o evitare gli orari più freddi del mattino e della sera.
3. Se il cappottino (del cane) non serve
Salvo che esistano motivazioni specifiche, trattare i cani in maniera troppo delicata, è sconsigliato. Per esempio, è inopportuno mettere il cappottino al cane non appena la temperatura scende di pochi gradi. Per loro quella rappresenta una fase di adattamento per quando il clima si farà davvero rigido.
4. Il gatto? Si regola da solo
I gatti, in generale, si sanno autogestire molto meglio. Se avvertono una temperatura esterna improvvisamente troppo fredda, difficilmente avranno voglia di uscire o se già vivono per lo più all’esterno, cercheranno posticini maggiormente riparati e possibilmente caldi.
5. Il cibo come carburante per scaldarsi
Un’alimentazione adeguata è sempre alla base del benessere del nostro animale e può fare la differenza, in particolare andando incontro alla stagione fredda. Questo perché con l’abbassarsi delle temperature anche loro, come noi, bruciano più calorie se passano tempo fuori casa. In particolare per i gatti che vivono principalmente all’aperto una dieta ricca di nutrienti e proteine, dall’elevato profilo qualitativo, consente loro di non perdere peso utilizzando le riserve corporee come “carburante” per scaldarsi.
Anche il cane che vive all’aperto durante l’inverno, ha bisogno di un alimento che possa fornirgli un maggior quantitativo di grassi e materie prime di ottima qualità per essere facilmente assimilate e utilizzate dall’organismo.
6. L’acqua sempre al riparo
Particolare attenzione andrà prestata anche alla ciotola dell’acqua che si trova all’esterno perché, durante la stagione fredda, la superficie può congelarsi. Occorre cambiarla spesso, usare recipienti di plastica e tenerla in luoghi riparati (addossata ad un muro o sotto un portico).
7. Se la cuccia è fuori
Mentre il gatto che vive all’esterno riesce ad infilarsi nei posti più impensati e angusti per cercare riparo dal freddo, il cane, dato il suo ingombro fisico, ha bisogno di trovare un ricovero, uno spazio asciutto, coperto e protetto dal vento.
La cuccia deve essere dimensionata alla taglia del cane. Siccome è l’animale stesso a scaldarelo spazio con il calore corporeo, se è troppo grande, il calore finirà con il disperdersi.
8. A volta conta la visuale
Non tutte le razze, però, amano sentirsi chiusi in uno spazio stretto. Alcune soffrono se gli viene preclusa la visuale su ciò che li circonda: sono quei cani che, per predisposizione, amano avere il controllo della situazione e vedere in qualsiasi momento cosa succede attorno a loro. Per i cani che sono in grado di sopportare molto bene i climi rigidi e che non amano cucce chiuse, sarà sufficiente un rialzo da terra per proteggerli dall’umidità.
9. Questione di pelo
Nei cambi di stagione bisogna prestare particolare cura al manto dei nostri amici. Infatti, spazzolando il vostro animale con regolarità, si stimola la circolazione sanguigna e un adeguato rinnovo del sottopelo che gli consentirà maggiore protezione anche nei mesi freddi. Inoltre, se si sono bagnati a causa della pioggia, è importante asciugarli bene, soprattutto le zampe e tra le dita. In inverno, è bene evitare di lavare il cane troppo di frequente. Il bagno, infatti, lava via anche gli oili protettivi presenti in superficie sulla cute e lo espone a un rischio maggiore di secchezza e desquamazioni.
10. In auto? Mai da soli
Non bisogna mai lasciare un animale incustodito in auto: è molto pericoloso durante la stagione estiva in quanto potrebbe soffocare, ma lo è anche d’inverno. Il veicolo potrebbe diventare una sorta di frigorifero, soprattutto durante le ore serali, causando l’ipotermia o il congelamento dell’animale. Inoltre, tenete sempre una coperta in macchina: in caso di emergenza può essere utile coprirlo e farlo stare al caldo.
11. Attenzione alle stufette
Non lasciate mai, per nessun motivo, incustodite stufette portatili, cuscinetti termici, scaldini elettrici e così via. Cani e gatti potrebbero masticare i cavi elettrici e rimanere fulminati.
12. In vacanza in montagna
Se portiamo il nostro amico a 4 zampe con noi in montagna, bastano pochi accorgimenti per farlo star bene anche a temperature molto rigide. Se il cane non ha una pelliccia folta o un quantitativo di riserve adipose sufficienti a proteggerlo dal freddo, dovremmo aiutarlo con coperture esterne (cappottini, copertine). Nel caso in cui li portassimo a passeggiare sulla neve, possono essere utili creme o unguenti da spalmare localmente sui polpastrelli delle zampe per isolarli maggiormente dal suolo e sopportare il freddo.