La passione per i cani lo ha portato ad una competizione internazionale. Raffaele Gautero, 36 anni di Villar San Costanzo, a ottobre volerà in Russia per i campionati mondiali di Mondioring, che si terranno dal 4 al 7 ottobre a Mosca.
Non ci andrà da solo. Sarà in compagnia del suo fedelissimo Athos (detto Pastis), un pastore belga malinois di tre anni dell’allevamento “La Valle Incantata” di Candiolo. Rappresenteranno la bandiera tricolore insieme ad altri 10 compagni di viaggio: in categoria uno Arcangelo Cavaliere con Teiwaz, in categoria due Danilo Travers con Amos della Valle Incantata, e in categoria tre Kristian Gervasio con l’Moon de la Petite Renardiére, Alexa Dufour con Game Over, e Gianloris Suman con Zar della Valle Incantata.
“Il Mondioring è uno sport cinofilo di utilità e difesa che esalta le doti naturali del cane, il suo addestramento e la bravura del conduttore – spiega Raffaele -. Consiste in tre tipi di prove svolte in successione: obbedienza, salto e morso. Possono partecipare alle gare solo cani con pedigree. Si sono due giudici internazionali che danno un punteggio e ogni nazione presenta la sua squadra, in base alle qualificazioni fatte durante l’anno”.
Raffaele Gautero, originario di Borgo San Dalmazzo, è addestratore di cani dal 2010. Gestisce il “Crazy Dog” a Villar San Costanzo, dove si occupa di educazione di base e lavora in utilità/difesa su tutti i tipi di cane.
“Questo lavoro nasce dalla passione per i cani – racconta Raffaele -. Ho iniziato per caso, comprandone uno da compagnia. Nel 2009 ho preso il brevetto da addestratore e da allora ho girato mezzo mondo”.
Athos, preso da cucciolo e addestrato fin da piccolo, non è il suo unico compagno a quattro zampe. Con Raffaele vivono anche il vecchio X di 9 anni e il piccolo C’hancock di un anno. Tutti pastore belga malinois, la razza più predisposta ad essere addestrata.
Per il giovane addestratore cuneese non si tratta della prima competizione mondiale. L’anno scorso aveva partecipato, sempre con Athos, ai mondiali Mondioring di Bilbao in categoria due, piazzandosi all’ottavo posto.
“Crescendo di categoria, aumentano difficoltà e quantità di esercizi – spiega Raffaele Gautero -. Quest’anno Athos è in categoria tre. In 45 minuti dovrà svolgere otto esercizi di obbedienza, tre tipi di salto (alto, lungo e della palizzata) e sette esercizi di morso”.
Quando si pensa al morso di un cane, tutti si spaventano. Ma Raffaele ci tiene a precisare che Athos non è un killer: “Prima di arrivare a queste competizioni bisogna prendere il ‘Brevetto di socialità del cane’ che attesta che l’animale non è pericoloso facendo questo tipo di sport. Lui lavora a comando. Io gli dico quando mordere e quando lasciare. Il tutto è canalizzato sulla tuta, se non ce l’hai lui non ti morde”.
Una passione che l’ha portato anche a diventare figurante ufficiale per l’Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana): “Io sono quello che si mette il costume e che si fa mordere” dice ridendo.
Addestrare i cani per un mondiale non è uno scherzo. “Athos ha tre anni, ci lavoro due/tre volte alla settimana da quando ha 60 giorni. Per arrivare alla categoria tre ci vogliono almeno due anni e mezzo di lavoro. Il mio obiettivo è arrivare a questi livelli anche con il cucciolo. È impegnativo ma bellissimo. Lavorare con i cani è una soddisfazione immensa”.
Da buon addestratore Raffaele Gautero ci tiene a dare qualche consiglio a chi desidera prendere un cane: “Bisogna sempre informarsi sul tipo di cane che si prende, in base al proprio stile di vita e a ciò che uno vuole fare. È importantissimo educare il proprio amico a quattro zampe. Non dico di far seguire un corso base, ma è importante educare. Magari ti imbatti in un cane tranquillo e ti va bene. Il problema è che quando me li portano al campo di solito sono cani con problemi, che hanno morsicato o vogliono mordere o che non si riescono a portare a spasso. In questo caso l’educazione e l’addestramento fanno la differenza”.