Un geco di pochi centimetri di lunghezza e di scarsi due grammi di peso operato alla Clinica per animali esotici di Roma, specializzata nell’aiutare creature speciali come il neonato rettile, «ora in ottima forma e in procinto di tornare a casa», assicura all’Adnkronos Salute il veterinario Nicola Di Girolamo, che con Paolo Selleri è intervenuto sul gechino, «affetto da onfalite, infiammazione dell’ombelico dovuto a un residuo del “sacco vitellino”, simile al cordone». Il mini-paziente, appartenente alla rarissima specie Nephrurus e proveniente dall’unico allevamento in Europa di questi simpatici e dolci rettili, «ha un elevato valore economico, ma soprattutto di conservazione della specie: se l’infezione avesse avuto un’evoluzione, lo avrebbe ucciso. Dopo una blanda anestesia siamo intervenuti rapidamente tagliando e cauterizzando allo stesso tempo grazie al laser. Il geco ora sta bene, è stato 24 ore in osservazione e oggi tornerà a casa».
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