Venerdì, 16 ottobre, ricorre la giornata nazionale del cane guida.
Di seguito pubblichiamo la lettera di Renata Sorba dell’Apri Asti come testimonianza e sensibilizzazione sul tema.
Domani, martedì 13 ottobre, alle ore 10,30, su Rai2, Renata Sorba con il cane guida York (nella foto), interverrà alla trasmissione “cronache animali” con Massimiliano Orsini, affiancata dagli addestratori e dal presidente del centro servizio cani guida Lions di Limbiate.
“Da nove anni, da quando possiedo il cane guida, mi impegno per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sul cane guida. Diversi sono stati gli interventi che ho fatto nelle scuole ed iniziative che ho organizzato in città per far conoscere questo mondo. La presenza di un non vedente che cammina grazie al supporto di un meraviglioso “essere” suscita quotidianamente, da parte di cittadini, interesse, tenerezze e spesso segnali positivi e di affetto. Il rapporto simbiotico che si instaura lascia agli occhi della gente un sentimento di piacere e di appagamento.
Purtroppo però ancora tanti episodi di intolleranza e di non rispetto delle leggi vigenti guastano spesso l’armonia e la tranquillità che lega il disabile al cane guida. Se da un lato c’è una grande partecipazione e solidarietà dal punto di vista affettivo, dall’altro lato c’è ancora molto da fare per abituare i locali pubblici, gli esercizi commerciali ed altri ambienti ad abituarsi a convivere con il cane guida. Sicuramente è un problema di “non conoscenza” e di “nuovo” e pertanto atteggiamenti negativi e veti vengono applicati senza sapere che il cane guida ha diritto ad entrare ovunque.
Per quanto riguarda la città di Asti in questi anni tanti passi avanti si sono fatti su questo punto di vista ma ancora tanti problemi persistono. Capita spesso, durante il periodo estivo, quando le corse degli autobus sono dimezzate, le fermate dell’autobus deserte, ed ecco che il non vedente con cane guida, impossibilitato di fermare il bus in corsa, per una mancata collaborazione dell’autista, si ritrova a non salire sul bus. Basterebbe semplicemente che l’autista in questione si fermasse comunque e chiedesse al non vedente se è quello il bus che aspetta. Altre volte invece la presenza del cane guida in un mezzo pubblico viene contestato dai passeggeri in quanto non sanno che il cane è autorizzato. Sta a noi disabili visivi sempre e comunque a dare spiegazioni e a farci le ragioni. Spesso però sono gli stessi passeggeri, testimoni di questi atteggiamenti negativi, ad intervenire a difesa del non vedente con cane guida.
Altri problemi di carattere comportamentale invece provengono da persone che si avvicinano al cane guida per effusioni, senza però avvisare il disabile e ciò può provocare distrazioni e problemi di sicurezza, soprattutto se l’approccio avviene in un momento delicato ed impegnativo che induce il cane guida a distrarsi durante il percorso. Basterebbe solo una richiesta verbale al non vedente e quest’ultimo può valutare se è il caso di fermarsi o no per socializzare.
Altri problemi sorgono in particolare nei parchi cittadini durante l’espletamento dei bisogni del cane guida e altri cani vengono lasciati liberi di circolare, senza guinzaglio, e questo comporta per il non vedente un grosso problema di recupero e controllo del suo amico a quattro zampe. Non sono episodi gravi ma che portano comunque ad una riflessione.
Una giornata dedicata al cane guida è comunque uno strumento per poter riconoscere la gratitudine e la cordialità che tanta gente dimostra nei confronti del non vedente e del cane guida ma nel contempo spiegare e motivare le reazioni che spesso il disabile si ritrova ad adottare per poter svolgere meglio il suo lavoro e di permettere al cane guida di rendere la sua mansione più serena e sicura. Avere un cane guida è una grande responsabilità, un grande impegno ma è anche una grande gioia e se tutti insieme ci uniamo per capire meglio come bisogna comportarsi, sia da parte del non vedente che da parte di tutti i cittadini, istituzioni comprese, si può raggiungere una convivenza degna e rispettosa da entrambi i punti di vista.”
Renata Sorba