Giovedì, 15 Ottobre 2015 16:14

autovelox e multe illegittimeIl cane stava soffocando. Lo ‘stato di necessità’ annulla la multa ad un veterinario che supera il limite di velocità per soccorrere l’animale in pericolo di vita.
«Sono partito per prestare soccorso a un cane che stava soffocando. Ero alla guida di un mezzo riconosciuto a tutti gli effetti come ambulanza veterinaria», così il veterinario Luciano Tarricone, di Polesella, commenta in un misto di soddisfazione ed amarezza la sentenza del giudice che ha annullato la multa per eccesso di velocità. La decisione, dell’8 ottobre, è stata presa dal giudice di pace Marco Suttini che ha cancellato la contravvenzione. Tarricone aveva superato i limiti di velocità nella serata del 2 gennaio 2014. E l’infrazione era stata filmata da un autovelox sulla strada statale 16, nel territorio comunale di Canaro.

Il professionista ha quindi fatto ricorso al giudice di pace per l’annullamento del verbale. La motivazione era appunto quella che stava andando a salvare un cane, si trattava quindi di motivi dettati dallo stato di urgenza e previsti nel protocollo del soccorso veterinario.

«Quella sera sono stato chiamato – spiega Luciano Tarricone – da un cittadino perché il suo cane, un pastore tedesco, rischiava la vita perché stava soffocando per avere mangiato delle crocchette. Allora sono salito nel mio mezzo e sono partito verso la destinazione. Era un intervento d’urgenza e quindi ho pigiato sull’acceleratore. Solo così sono riuscito a salvare il cane». L’iter del ricorso al giudice di pace, è stato seguito dal legale Aldo Tarricone di Ferrara, fratello del veterinario. «Il giudice ha ritenuto – precisa l’amico degli animali – che ci fossero tutti i presupposti di un intervento d’urgenza». Il veicolo utilizzato dal veterinario aveva ricevuto un riconoscimento dall’autorità sanitaria ed era quindi idoneo come mezzo di soccorso. «Le udienze, quindi, hanno confermato – riprende –, attraverso le testimonianze raccolte dal proprietario del cane e del dirigente sanitario, che c’erano i presupposti per annullare la contravvenzione».

Le udienze si sono tenute nel giugno del 2014 e ad ottobre di quest’anno. E si è arrivati così alla sentenza, che sicuramente farà parlare. Di fronte al giudice di pace sono state ascoltate e messe agli atti le testimonianze del proprietario del pastore tedesco in pericolo di vita e del dirigente del servizio sanitario veterinario dell’Ulss 18. Il padrone del cane ha spiegato che lui stesso chiamò il servizio di soccorso veterinario di Luciano Tarricone di Polesella, reperibile 24 ore su 24, perché il cane stava soffocando e temeva per la sua vita. L’altra testimonianza, quella del dirigente sanitario, ha confermato che il veicolo fotografato dal rilevatore di velocità, corrispondeva ad un’ambulanza veterinaria. Ora si attendono le motivazioni della sentenza. (fonte)

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