Martedì, 03 Maggio 2016 14:46
Nelle mense scolastiche “Vanno assicurate adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali”. Lo prevede il documento di indirizzo emanato dal Ministero della Salute in materia di ristorazione scolastica, precisando che non è richiesta la certificazione medica, ma basta “la semplice richiesta dei genitori”. Al contrario in alcuni Comuni- secondo l’On Beatrice Brignone ” si pretende la dichiarazione di un medico, pediatra o generico, per fornire a bambini in ambito scolastico pasti senza ingredienti di origine animale”.
La questione è stata affrontata con una interrogazione parlamentare alla quale ha risposto il Sottosegretario Vito De Filippo: il Ministero della salute -ha risposto in Commissione Affari Sociali il rappresentante del Governo- ha inviato proprio nel marzo scorso agli Assessorati regionali alla sanità, una nota in cui vengono ricordati gli obiettivi fissati dalle Linee di indirizzo ministeriali. Il loro scopo, viene puntualizzato nella circolare ministeriale è di “favorire l’armonizzazione normativa regionale e locale nel settore della ristorazione scolastica, al fine di facilitare fin dall’infanzia l’adozione di abitudini alimentari corrette, per la promozione della salute e la prevenzione di patologie cronico-degenerative, di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio”.
De Filippo ha confermato che le Linee di indirizzo- anche alla luce dell’esigenza di sviluppare politiche di accettazione- integrazione e nel rispetto dei diritti e delle libertà individuali- “prevedono la possibilità per i genitori di fare richiesta, senza necessità di alcuna certificazione sanitaria, di un menù alternativo, ma comunque adeguato dal punto di vista nutrizionale”.
Anche in seguito all’atto ispettivo dell’On Brignone, De Filippo ha assicurato l’invio a breve di ulteriori note alle Regioni “più puntuali e determinate”.
Mense scolastiche: il Ministero avvia indagine conoscitiva
Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica» del Ministero della salute