Di lupi nel nostro Appennino ce ne sono e non pochi e a testimoniarlo è un uomo di Castelnovo Monti, Umberto Gianferrari, che pubblica sulla sua pagina Facebook la foto di un cane dilaniato dai lupi a Carpineti. Il fatto è avvenuto due notti orsono, infatti i resti sono stati trovati ieri mattina. “Gli amici cacciatori mi comunicano che proprio stamani (riferendosi a ieri ndr) a Carpineti un cane sarebbe stato sbranato dai lupi durante una battuta in braccata al cinghiale”. e’ il racconto di Umberto Gianferrari che poi, sempre su Facebook, aggiunge: “A quanto pare, il cane era dotato di collare GPS che permette al “canaio” (colui che si occupa di addestrare e condurre i cani ) di individuare anche a chilometri di distanza, dove si trova il proprio ausiliare. Ciò è utilissimo, anche per non perdere i cani che a volte rincorrono per molti chilometri i cinghiali, una volta scovati. Sembra che il Canaio, avesse sul display del proprio apparato ricevente, il segnale di un cane che era fermo. Occorreva “indagare” e verificare se il cane avesse trovato la preda. Una volta giunto sul posto però, pare che il Canaio si sia trovato davanti ad almeno 3 o 4 lupi che si sarebbero poi allontanati, abbandonando la spoglia”.

A questo punto Gianferrari, sempre su Facebook, trae le proprie conclusioni, scrivendo: “La condotta di questo superpredatore (significa che può predare anche animali predatori) credo vada monitorata attentamente, poichè solo così si potranno prendere i provvedimenti del caso. Sottovalutare questi accadimenti infatti, potrebbe nuocere specialmente al lupo che, ritrovandosi circondato da un centinaio di cinghialai attorno ad una montagna, potrebbe tribolare ad uscirne vivo. Ciò ovviamente va stigmatizzato, al pari della condotta di chi, esasperato o solo spaventato, potrebbe decidere di disseminare certe zone, di bocconi avvelenati o polpette “ripiene” di oggetti mortali. Atteggiamento criminale che, potrebbe poi causare la morte di altri animali (volpi, gatti, tassi o cani da tartufo per esempio), non bersaglio della bischerata”.

Insomma, c’è da stare attenti, senza agire di testa propria in caso di difficoltà. Consigliamo a tutti gli appassionati di Montagna di non andare mai in escursione senza un cellulare attivo. In caso di difficoltà o di dubbi contattare il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato al numero di via Filippo Ferrari, 2 al numero 0522 442165.

1 Comment
  1. Poverino mi dispiace molto per lui ciao

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