Una corsa di primo mattino nell’area cani di piazza Vittorio. Ziggy salta, si rotola nell’erba. Poi infila il muso sotto una panchina e addenta una bustina di polvere ambrata, residuato delle notti di spaccio. Con il passare delle ore iniziano le convulsioni, sempre più forti. Finché il meticcio, sei mesi appena, non si spegne nella notte alla clinica veterinaria di viale Etiopia.
Ziggy è morto d’overdose. “Quell’effetto – giudica il medico che ha provato a rianimarlo – può essere prodotto dai barbiturici o dall’eroina”. E di droga, nella piazza principale dell’Esquilino, ne gira fin troppo. Lo raccontano le siringhe abbandonate nell’erba. Lo ripetono i residenti. “Se ci fossero più controlli Ziggy sarebbe ancora qui con me – osserva la padrona, Elia Cevoli – il quartiere è pieno di pusher”.
Ziggy l’aveva preso al canile di Aprilia il 9 aprile. “L’ho chiamato così in omaggio a David Bowie ma nell’area cani l’avevano ribattezzato “Lucignolo”
perché giocava con tutti. Gli spacciatori sono riusciti a rubare il sorriso ai miei figli”. Per sensibilizzare le istituzioni è in programma un flash-mob con le scope. All’evento aderisce anche la Federazione italiana diritti degli animali. “L’amministrazione comunale non prenda sotto gamba questa morte – esorta la presidente di FederFida, Loredana Pronio – i parchi pubblici vanno curati. Al posto di Ziggy poteva rimetterci la vita un bambino”.