Molti pensano che il gatto sia un animale domestico diffidente, e invece non è del tutto vero. Anche i gatti possono avere il proprio riferimento in una persona della famiglia. Si può dire che esistono delle affinità tra gatto e proprietario, scopriamo insieme questa curiosità.

Chi ha un gatto in casa lo sa bene: i gatti sono animali dolci, coccoloni e spesso molto legati al proprio umano, proprio come i cani. Non è raro notare, infatti, che, all’interno di una famiglia, il gatto abbia un proprio “umano preferito” ovvero un riferimento.

Sarebbe facile immaginare che la preferenza gatto-umano sia dovuta a fattori di utilità, ovvero il gatto è più affezionato a chi gli dà il cibo oppure gli cambia la lettiera. Potrebbe essere una deduzione dovuta all’immagine che ha il gatto di animale “opportunista per eccellenza”.  Nulla di così scontato. In realtà il gatto sceglie il proprio preferito in base ad un’affinità elettiva, ovvero in base al legame affettivo che si instaura tra il gatto e la persona.

Anche se in famiglia ci sono più persone, e solo una di queste si occupa delle necessità del gatto, non è detto che quella persona sia il suo riferimento.

Quali sono gli atteggiamenti del gatto verso la sua persona preferita?

  • miagola quando rientra il suo umano
  • lo segue in tutte le stanze della casa
  • si fa coccolare o prendere in braccio
  • si avvicina a lui se avverte in lui tristezza

Insomma, i gatti sono animali molto sensibili e questa loro sensibilità li porta ad essere molto selettivi e quindi a scegliere il punto di riferimento all’interno della famiglia, non solo per convenienza, ma anche e soprattutto per affinità ed affetto.

CREDITS:
Immagine di copertina: Shutterstock
Approfondimento: Purina GOURMET

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