Erano le 7.35 di domenica scorsa, quando una punto bianca si è fermata davanti al cancello di una villa di Salerno, ad una manciata di metri dal canile della città. Dall’auto è sceso un ragazzo insieme al suo cane, un rottweiler femmina di due anni. L’ha legata in fretta al cancello della villa, ed è salito immediatamente a bordo del veicolo, probabilmente guidato dal papà o dalla mamma. La Punto ha fatto retromarcia ed è schizzata via, lasciando il cane per strada con una pozza di sangue intorno.
Il rottweiler aveva una gastroenterite emorragica, era spaventato e senza forze quando i volontari del canile di Salerno sono intervenuti in suo soccorso. «Alle 7.50 i volontari come ogni giorno sono arrivati in canile – dice la responsabile della struttura, Antonella Centanni e presidente della Lega per la difesa del cane, sezione di Salerno – . Appena si sono accorti dell’animale hanno chiamato il veterinario che ha bloccato l’emorragia, ma non la diarrea dalla quale il rottweiller non è ancora guarito». Oggi mangia poco, è in attesa di vaccini e sterilizzazione, ma tra qualche settimana dovrebbe finalmente stare bene. Quando arriverà quel giorno sarà pronta per essere adottata.
Al canile l’hanno chiamata «Franca», «Perché l’ha fatta franca – dice Antonella Centanni – a differenza dei suoi proprietari che denunceremo per maltrattamento e abbandono di animali». I padroni del quattrozampe infatti non sapevano che la villa avesse un impianto di videosorveglianza, che ha ripreso la scena dell’abbandono, targa della macchina compresa.
A Salerno questo non è certo il primo caso di abbandoni. Solo quest’estate ne sono stati «scaricati» in strada oltre 150, «anche dalle città vicine, nelle quali non c’è nessun rifugio – prosegue la responsabile Centanni -. La situazione è sempre più drammatica: non c’è consapevolezza nelle adozioni, non vengono fatte abbastanza sterilizzazioni, e i cani, oltre a non essere microchippati, vengono considerati oggetti». Il risultato è che non c’è abbastanza spazio per i 230 animali ospiti della struttura salernitana, e alcuni quattrozampe sono costretti a dormire dentro alle cucce nell’area di sgambamento.
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