Sono anni che Eldad Hagar, fondatore di Hope for Paws, si occupa di salvare cani randagi. Questo salvataggio, però, è il più straordinario della sua lunga carriera.
L’uomo ha ricevuto la segnalazione di tre femmine che abitavano una cava vicino ai binari della ferrovia. Non è mai riuscito a recuperarle, però, perché le cagnoline erano così abituate a vivere sole che fuggivano non appena lui si avvicinava. Un giorno, però, Hagar è stato avvertito che una di loro aveva appena dato alla luce una cucciolata.
Le signore di uno studio li vicino, che davano da mangiare alle cagnette, avevano contato ben otto cuccioli, che spuntavano e sparivano dai buchi nel terreno. Hagar, allora, ha deciso che i piccoli andavano salvati e portati al sicuro.
L’impresa però è stata complicatissima, i cuccioli infatti erano terrorizzati e si sono nascosti nella parte più profonda della cava, nonostante fossero affamatissimi. Hagar ha fatto appena in tempo ad afferrarne uno grazie a un’esca di cibo, ma gli altri sette non avevano intenzione di uscire dal loro nascondiglio.
L’entrata della cava era strettissima ma lui non si è dato per vinto e si è introdotto strisciando in uno dei cunicoli, alto solo quel che bastava per far passare la testa e il corpo disteso. A quel punto ha visto tre cuccioli, rannicchiati in fondo: con un bastone adatto è riuscito a legarli e a trascinarli fuori ad uno ad uno. Nonostante un po’ di pianti iniziali, i piccoli sono stati tutti rassicurati dai volontari e portati in un luogo sicuro per essere sfamati e lavati.
Gli altri tre, però, erano ancora nascosti. Deciso a non lasciare indietro nessuno, Hagar ha iniziato a scavare per aprirsi un varco, poi si è infilato di nuovo nel tunnel. “È stato spaventoso, ogni volta che passava un treno si sentiva un boato è tutto tremava, ero sordo per la terra che mi era finita nelle orecchie. Però alla cieca sono riuscito ad afferrare ad uno ad uno i corpicini tremanti e li lo portati in superficie” ha raccontato.
E ha avuto anche una bella sorpresa: ascoltando con attenzione ha sentito il pianto di un nono cucciolo, il più piccolo della cucciolata, che era troppo debole per venire in superficie e non aveva mai visto la luce.
In tutto il salvataggio ha richiesto quasi otto ore di lavoro, ma ora i cuccioli sono tutti insieme e soprattutto tranquilli, “come se la loro mamma gli avesse insegnato di rimanere in silenzio per evitare di farsi notare dai coyote della zona”, ha spiegato Hagar.
Hagar ora tornerà ad occuparsi di salvare anche la mamma della cucciolata e le sue amiche, ma è tranquillo perché i nove cuccioli stanno bene e presto verranno adottati da famiglie che sapranno donare loro tutto l’amore che meritano.
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