Cani malnutriti lasciati con poco cibo e acqua, costretti a vivere in pessime condizioni igienico sanitarie. E’ la triste sorte toccata a 34 esemplari di razza rinchiusi in un allevamento abusivo da un 47enne ferrarese che aveva trasformato il suo casolare in campagna a Viconovo in un vero e proprio canile illegale per rivendere gli animali pregiati anche a mille euro ciascuno.
I bellissimi cani detenuti – 20 Alaskan Malamute, 11 pastori Shetland e 3 volpini di Pomerania, quasi tutti cuccioli sotto i due anni – sono stati salvati dalla polizia provinciale e dal servizio veterinario dell’Ausl con la collaborazione del canile municipale di Ferrara, quello della Lega Nazionale della Difesa del Cane e del canile intercomunale di Portomaggiore che hanno accolto gli amici a quattro zampe per rimetterli in sesto dopo le angustie subite, dando loro cibo, coccole e cure veterinarie che non avevano mai ricevuto.
Dopo gli accertamenti sanitari, gli animali verranno dati in affido alle famiglie amorevoli interessate. Non si tratta di un’adozione ma di un affido temporaneo perché i cani sono sotto sequestro cautelativo e devono quindi attendere, come prevede la normativa, le disposizioni del magistrato. Un percorso burocratico “già velocizzato dalla sensibilità del sostituto procuratore Ombretta Volta che ha disposto la perquisizione del casolare” fa sapere il comandante della polizia provinciale Claudio Castagnoli.
Le prime segnalazioni dell’allevamento abusivo risalgono al 2016. Ci sono voluti diversi accertamenti per ottenere il mandato per poter perquisire la casa di campagna “dove abbiamo riscontrato molte criticità – raccontano Chiara Berardelli e Angela Soriani del servizio veterinario dell’Ausl -: i cani erano tenuti in condizioni igieniche microclimatiche inadeguate, con gravi carenze nell’alimentazione sia a livello qualitativo che quantitativo, privati di adeguati stimoli sensoriali e sociali necessari per un corretto corretto sviluppo psico-fisico e in totale assenza di cure veterinarie”.
Nonostante questo, “i cani sono ancora fiduciosi e non presentano problemi di tipo comportamentale”. Una bella notizia per i cuccioli, un po’ meno per il loro padrone denunciato per “detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”, come recita l’articolo 727.
Nessun maltrattamento effettivo – anche perché si presume che il proprietario volesse bene alle bestiole, tanto da richiedere l’intervento di uno psicologo del dipartimento di salute mentale per offrirgli supporto psicologico durante il sequestro – ma i quattro zampe hanno bisogno di maggiori attenzioni rispetto agli amici casalinghi che hanno sempre vissuto in un ambiente sano e controllato.
I cani, come annunciato, sono attualmente ospitati nei canili della zona: venti al canile municipale di Ferrara, sei alla Lega della Difesa del Cane e otto al canile intercomunale di Portomaggiore. Ma presto si aggiungerà una cucciolata: una delle femmine sequestrate è infatti gravida e partorirà a breve, si prevede fra 12 giorni. Chi volesse prenderli in affidamento deve passare attraverso la polizia provinciale, chiamando lo 0532 299979 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.
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