Il cristallino è una struttura dell’occhio nota anche come “lente”: esso consente la messa a fuoco delle immagini sul fondo dell’occhio grazie alle sue caratteristiche strutturali e al suo sistema di sospensione. Il cristallino è una struttura biconvessa , trasparente e refrattiva, sospesa e tenuta in sede dalle fibre zonulari, posta dietro l’iride, che separa i segmenti anteriore e posteriore dell’occhio. Esso è costituito da una capsula, da un epitelio e da fibre; è composto da un nucleo centrale e da una corticale circostante, che possono essere ulteriormente suddivisi in una porzione anteriore e una posteriore.

                                     cristallino

Il cristallino dell’animale adulto è costituito da fibre primarie e secondarie. Le prime si differenziano dall’epitelio del cristallino posteriore in uno stadio precoce dello sviluppo dell’occhio, si allungano e riempiono la vescicola lenticolare, formando una sfera solida che nell’adulto costituirà il nucleo centrale del cristallino. L’epitelio posteriore della lente scompare quando essa diventa matura, rimanendo solo in forma di una capsula posteriore molto sottile. Le cellule dell’epitelio anteriore sono localizzate sotto la capsula anteriore e si moltiplicano attivamente per tutta la vita spostandosi verso la periferia e all’equatore si allungano per formare le fibre secondarie, che si estendono nella corticale anteriore e in quella posteriore. Durante tutta la vita dell’animale si formano nuove fibre secondarie, che causano una compressione progressiva del nucleo e una sua concomitante disidratazione. La capsula anteriore della lente è prodotta continuamente dall’epitelio anteriore e si ispessisce quando l’animale invecchia.

Le fibre secondarie sono parzialmente responsabili delle normali alterazioni dovute all’età, in particolare della sclerosi nucleare senile. La sclerosi del nucleo si verifica negli animali anziani e nel gatto non è così evidente come nel cane: a causa di questo processo di invecchiamento fisiologico, la lente dei nostri animali diventa visibilmente più opaca e nel cane di 7-8 anni, è possibile individuarne il nucleo. Dal momento che l’aspetto della sclerosi della lente può essere molto simile a quello che assume il cristallino colpito da cataratta è importante rivolgersi ad uno specialista per permettere di differenziare i due fenomeni: per la saluta del vostro ciò è molto importante. La prima rappresenta infatti un processo fisiologico legato all’età dell’animale, la seconda un processo patologico che richiede un intervento specialistico, sia di tipo medico che chirurgico.

A cura della Dott.ssa Valentina Declame

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